Immigrati, nuova tragedia in mare: 18 morti su gommone al largo di Lampedusa In navigazione dalla Libia verso l'Italia, migranti morti forse per disidratazione e ipotermia
(ANSA) Una giovane immigrata è morta al reparto di Ginecologia ed Ostetricia dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, dopo essere stata soccorsa dalla Guardia Costiera. Salgono così a 18 le vittime dell’ultima tragedia avvenuta nel Canale di Sicilia. La donna era stata trasferita, in elisoccorso, dal poliambulatorio di Lampedusa (Ag) per una grave ipotermia, per ustioni diffuse in quasi tutto il corpo e per un aborto in corso. In serata, nonostante le manovre rianimatorie dei medici, è spirata. A Lampedusa era giunta con l’elicottero della nave “Etna” della Marina militare. La donna faceva parte del gruppo di immigrati soccorsi su un gommone in avaria dalle motovedette della Capitaneria di porto a 110 miglia a Sud di Lampedusa e 50 miglia a Nord di Tripoli. Fra i 76 due erano in condizioni critiche: uno è spirato poco dopo il soccorso a causa di un edema polmonare, l’altra era stata portata a Lampedusa e poi ad Agrigento dove, a seguito di complicazioni, è deceduta.
Settantasei le persone salvate sul gommone. Tra queste due erano in condizioni critiche: uno è il migrante trasportato in ospedale con l’elicottero, l’altro invece è morto poco dopo essere stato soccorso.
Ad intervenire sono state due motovedette delle Capitanerie di Porto ed un rimorchiatore civile. Le persone tratte in salvo sono state trasbordate sul pattugliatore Orione della Marina Militare, mentre le salme sono state sistemate su una motovedetta diretta a Porto Empedocle. Le cause della morte, confermano fonti dei soccorritori, dovrebbero essere l’ipotermia e la disidratazione, dovute ad un viaggio di molti giorni. Questo intervento di soccorso segue quello compiuto poco prima da due navi della Marina Militare, il pattugliatore Cigala Fulgosi e la corvetta Driade, che hanno recuperato rispettivamente 102 e 100 migranti su dei barconi a sud di Lampedusa. Tutti sono stati trasferiti sulla nave Etna, a bordo della quale c’è anche personale sanitario che ha fornito loro l’assistenza necessaria.
“Piangiamo queste vittime e al tempo stesso ribadiamo che il contrasto ai mercanti di morte è la cosa più importante”: così il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha commentato quanto accaduto al suo arrivo al consiglio Ue. Stamani Alfano ha già avuto un incontro col commissario Ue all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos.