Usa, altre proteste contro il razzismo Marcia sul ponte di Brooklyn Quasi 250 i fermati. Ma in Arizona polizia uccide un altro nero disarmato
(ANSA) Almeno 223 persone sono finite in manette a New York nel corso delle proteste della notte scorsa contro il razzismo e le violenze della polizia. Gli arresti sono stati effettuati principalmente per il blocco del traffico e per il rifiuto di sgomberare le strade. I dimostranti hanno bloccato il traffico nell’ora di punta sul Brooklyn Bridge e sul Manhattan Bridge, ed e’ stata chiusa nella notte, per timore di scontri, la stazione dei traghetti che collega Manhattan a Staten Island, dove e’ morto l’afroamericano Eric Garner.
Un uomo di colore disarmato e’ stato ucciso dalla polizia a Phoenix, in Arizona. Martedì sera un poliziotto gli avrebbe sparato due colpi dopo una colluttazione. L’agente lo aveva fermato per sospetto spaccio di droga. Ma Rumain Brisbon, 34 anni, aveva in tasca solo una confezione di pillole.
Una marcia nazionale su Washington il 13 dicembre per manifestare per la difesa dei diritti civili e contro le violenze della polizia. Ad annunciarla è stato uno dei massimi leader della comunità afroamericana, Al Sharpton, che a New York si è unito alla famiglia di Eric Garner, l’uomo di colore disarmato ucciso la scorsa estate da un agente di polizia che lo ha soffocato. Agente che per decisione del Gran giurì non dovrà essere processato.
Il Dipartimento della giustizia indaghera’ sulla morte di Garner, il ragazzo nero che è stato soffocato dal poliziotto bianco. Lo ha detto un funzionario del Dipartimento della Giustizia protetto dall’anonimato. “Le autorita’ federali indagheranno sulla morte di Garner”, ha detto il funzionario dopo che l’Attorney General Eric Holder ha parlato del caso con il presidente Barack Obama. L’inchiesta federale decisa dall’amministrazione Obama – che sara’ presto annunciata dallo stesso ministro della giustizia – e’ finalizzata a verificare l’eventuale violazione dei diritti civili nei comportamenti e nelle procedure seguite degli agenti di polizia nel caso Garner.