Operaie morirono nel rogo alla fabbrica di materassi: in manette imprenditore calabrese Era latitante dopo la condanna per la tragedia del 2006. Si nascondeva da mesi nasconendosi tra campagne e zone montuose del Cosentino
Un imprenditore calabrese, Biagio Maceri, di 45 anni, di Tortora (Cosenza), è finito in manette per la tragedia nel corso della quale morirono due operaie a Montesano sulla Marcellana (Salerno). Lo stabile nel quale lavoravano alla produzione di materassi prese fuoco e le due donne furono sopraffatte dalle fiamme.
Maceri è il proprietario della fabbrica «Bimal Tex srl». E’ stato arrestato dai Carabinieri di Salerno dopo che si era reso irreperibile dal marzo scorso, quando la Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro (Potenza) aveva emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione per scontare una condanna definitiva a otto anni di reclusione.
La tragedia risale al 5 luglio 2006 quando scoppiò un incendio nel quale persero la vita due donne, Annamaria Mercadante di 49 anni e Giovanna Curcio di 16 anni, rimaste asfissiate per l’esalazione dei gas tossici sprigionati dalle fiamme divampate nella palazzina di 3 piani.
La cattura è avvenuta in contrada Carro a Tortora, zona montuosa e impervia dell’entroterra cosentino. Dagli accertamenti svolti è emerso che Biagio Maceri, durante il periodo di latitanza, non ha mai avuto un nascondiglio fisso, preferendo spostarsi di continuo, anche più volte nella stessa giornata e per lo più a piedi, percorrendo strade di campagna e sentieri boschivi, per ridurre al minimo il rischio di essere sorpreso, sfruttando ricoveri di fortuna per passare le notti all’addiaccio.