Renzi alla Camera: “Ue cambi oppure si perde l’Europa” Premieri in parlamento. 'Unione Europea al bivio: è una fase di passaggio delicata e sensibile. La politica faccia il suo mestiere senza lasciare Burxelles ai tecnocrati'. 'Olimpiadi? Sorprende la polemica, saremo all'altezza'
(ANSA) Bisogna “vivere la fase che si è aperta come occasione unica: o cambiamo la direzione dell’Europa o abbiamo perduto l’Europa”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo alla Camera sul prossimo Vertice Ue spiegando che “siamo in una fase di passaggio straordinariamente delicata e sensibile: l’Europa è al bivio”. “Quello di giovedì prossimo sarà l’ultimo consiglio Ue del 2014, l’ultimo del semestre italiano ed è il primo consiglio europeo di Tusk e di Juncker. Siamo in una fase di passaggio straordinariamente delicata e sensibile: l’Europa è al bivio”, ha detto Renzi spiegando che “l’Europa deve recuperare la politica estera come capacità di avere una propria identità e una politica di investimenti nuova, smettendola di essere più attenti a chi ha lo zero virgola, a chi ha fatto i compiti a casa o più attenti all’austerity che alla salute dei propri figli”. Ricordando anche le parole di Luigi Einaudi a fine luglio del 1947, Renzi ha poi ribadito che la “fase che si è aperta va vissuta come occasione unica: cambiamo la direzione dell’Europa o abbiamo perduto l’Europa”. La “sfida è che la commissione torni a fare politica perché in tempi recenti questo non è accaduto” e ora serve uno “sforzo per recuperare credibilità e come sistema paese incidere su un’Europa dove non si fanno parametri, misurano le percentuali, ma ci si rifà agli ideali di Einaudi del ’47”
“Nel dibattito europeo c’è chi ritiene si sia fatto molto e chi niente, ma tutti sono convinti che oggi l’Ue ha fatto una scelta politica, forse non sufficiente e questo dipenderà da Juncker. La politica deve fare il suo mestiere e non lasciare l’Europa ai tecnocrati”. Così Matteo Renzi nell’intervento alla Camera. La previsione dello scorporo degli investimenti “giudicati favorevoli dal Patto” è un primo passo ma non sufficiente: “il passaggio logico successivo è consentire lo scorporo dei grandi investimenti in opere pubbliche, anche con verifica Ue”. “Continuerò nel Pse, che ha ancora una timidezza incomprensibile, e nel consiglio Ue a combattere perché gli investimenti per ridurre la bolletta energetica, quelli per la banda larga, per l’edilizia scolastica o per le periferie possano essere esclusi dal patto di stabilità”.
Polemica sorprende, saremo all’altezza Olimpiadi – “C’è una reazione sorprendente” alla candidatura alle Olimpiadi: “tutti a dire che è impossibile fare le Olimpiadi in Italia perché c’è chi ruba”. Così il premier Matteo Renzi. Le Olimpiadi “sono un sogno che deve essere rigoroso, tenace, di alta qualità, ma dire di non farle perché qualcuno non è all’altezza frustra i desideri dei cittadini”. “Laddove c’è da costruire innovazione l’Italia c’è: il paese può rannicchiarsi, come vorrebbe chi è contrario alle Olimpiadi, che ci dice di rinunciare” ma il compito “del nostro paese è costruire grandi ponti, tornare a credere che si possano realizzare grandi cose e essere tifosi dell’Italia”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo alla Camera sul prossimo vertice Ue