L’evoluzione ha indebolito le ossa degli uomini Lo dice uno studio britannico
I ricercatori britannici dell’Accademia Nazionale delle scienze hanno confrontato
ai raggi x le ossa di cacciatori-raccoglitori e agricoltori. L’agricoltura è servita
a renderci ciò che siamo oggi e a produrre più cibo per l’umanità ma la pratica
ha indebolito le nostre ossa, secondo questo nuovo studio.Quando gli esseri umani
erano cacciatori-raccoglitori, prima di 7.000 anni fa, si spostavano molto più rispetto
a quando siamo diventati agricoltori.I ricercatori hanno studiato le ossa di esseri
umani vissuti durante entrambe le ere e hanno potuto appurare che nei cacciatori-raccoglitori
la massa ossea era circa il 20% superiore rispetto a quella dei contadini. Ossia
una differenza equivalente a una persona sulla terra e qualcuno che vive nello spazio
per tre mesi.Sulla base dei loro risultati, l’equipe ha dedotto che è la mancanza
di attività fisica che conduce all’osteoporosi, non la dieta. Altre recenti ricerche
hanno scoperto che i livelli di esercizio fisico di una persona sono più predittivi
della morte precoce rispetto che il suo peso.Il nuovo studio ha inoltre rilevanza
per l’uomo sedentario di oggi.”Ci sono stati 7 milioni di anni di evoluzione ominide
orientata verso l’azione e l’attività fisica per la sopravvivenza, ma è solo negli
ultimi, diciamo, 50 – 100 anni che siamo stati così sedentari — così pericolosamente,”
ha detto il co-autore dello studio Colin Shaw dell’Università di Cambridge nel Regno
Unito. “Seduti in auto o davanti a una scrivania, non ci siamo evoluti per fare questo”,
ha aggiunto.Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti [1]”,
si tratta quindi di un’altra conferma scientifica della necessità di esercizio fisico
per un’esistenza migliore.