Forza Italia Corigliano: “Fusione con Rossano? Sì, ma basta proclami” "Si realizzi un percorso comune per l’Expo 2015"
Il nostro Movimento, sensibile com’è alle problematiche locali nonché alle grandi questioni che ne attengono lo sviluppo, non può che intervenire, pur se con concetti semplici ma efficaci, per rendere nota la linea politica in merito al dibattito sorto sulla cosiddetta “fusione” tra i comuni di Corigliano Calabro e Rossano. Una decisione di vitale importanza che, per la storia e le peculiarità delle cittadine tra loro viciniori, non può che trovarci d’accordo per lo sviluppo del territorio e la valorizzazione delle sue vocazioni, a patto che si proceda ad un rinvio mirato all’approfondimento nel merito, come giustamente si è sancito nell’ultima seduta di Consiglio Comunale grazie al senso di responsabilità di Forza Italia e di altri rappresentanti dell’Opposizione nonché di taluni settori della Maggioranza. Fatta questa doverosa premessa, si ritiene, tuttavia, anche e soprattutto in vista del percorso intrapreso, che si possa e si debba passare dalle parole ai fatti, dando prova, dall’una e dall’altra parte, di avviare politiche unitarie e gesti concreti finalizzati al perseguimento del comune obiettivo.
È quanto dichiara Forza Italia di Corigliano che, sul progetto di fusione Corigliano-Rossano, dopo aver affrontato con iscritti e simpatizzanti la tematica di così vibrante attualità, ha optato per un invito all’azione ed uno stop ai consueti proclami ed alle sterili dichiarazioni d’intenti.
Non vorremmo si ripeta, dalle nostre parti, la novella che vedeva come protagonisti due giovani che, a iosa, ripetevano d’amarsi reciprocamente, promettendosi mari e monti. Ma, giunti al momento del fatidico “sì”, uno dei due sposi, anziché convolare a giuste nozze con la persona prescelta, fuggì dall’altare, probabilmente perché insicuro dell’importante passo da compiere o, piuttosto, rinunciatario perché tentato da altre situazioni. Un richiamo letterario – spiegano gli Azzurri di Corigliano – per evidenziare talune perplessità: è forse possibile dire di volersi fondere, quindi diventare un tutt’uno, e non avviare, nell’immediato, atti e fatti in modo congiunto (Piano Strutturale Associato, tanto per intenderci)? Come sottolineato da Gioacchino Campolo, Consigliere Provinciale e Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Comunale di Corigliano, tale ambiziosa idea può prendere piede solo attraverso la pratica, mediante l’attuazione di politiche, servizi e uffici comuni. E lo stesso dicasi nell’ottica della partecipazione di iniziative di significativo valore per la promozione del territorio a livello mondiale.
A tal proposito, per addivenire ad una proposta concreta, sulla quale tutti gli attori sociali delle due città possono misurarsi fin da subito, Forza Italia di Corigliano ritiene di straordinaria necessità e di ineludibile importanza che ambedue i comuni si attivino immediatamente per programmare una presenza congiunta all’Expo 2015. In programma a Milano dall’uno maggio al trentuno ottobre, l’Expo – dichiarano gli Azzurri – costituisce un evento mondiale in grado di dare visibilità alla tradizione, alla creatività ed all’innovazione nel settore dell’alimentazione. Quale migliore occasione, dunque, per passare dalle parole ai fatti, dando prova di maturità acquisita e tangibile sinergia, con un’unica grande vetrina delle numerose, prelibate e salutari ricchezze agroalimentari del territorio e, di riflesso, dell’immenso patrimonio storico, artistico, culturale di cui dispone sia Corigliano che Rossano? Inutile elencare quali potrebbero essere le positive ricadute in termini d’immagine, a livello turistico e, di conseguenza, occupazionale. Come dire: l’occasione propizia per rendere proficua questa unione è dietro l’angolo, a portata di mano. Il Comune di Corigliano saprà raccogliere questa sfida, dimostrando organizzazione e volontà? E il Comune di Rossano, dal canto suo, sarebbe disponibile a partecipare insieme a quest’ultimo, o preferirebbe partecipare all’Expo, come si sussurra, con i centri del Basso Jonio cosentino, Crosia ed altri della Valle del Trionto? Il tempo è galantuomo, e le risposte non tarderanno ad arrivare. Restiamo, pertanto, in attesa, fiduciosi di questa grande opportunità da cogliere senza tentennamenti, che, se persa, si configurerebbe come l’ennesima debacle di un territorio che ha paura di spiccare il volo.