Sindaco Caruso: “Cirò non è mafioso. Se omissioni, qualcuno pagherà” Ritorna targa in piazza Maivile. Eliminati parcheggi riservati. Presto piazza della Libertà. Caruso punta sul castello
Cirò (Kr) – Se vi sono state delle responsabilità e delle omissioni, così come emerge nella sentenza del Tar Lazio, in merito alle motivazioni alla base del provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale, qualcuno dovrà pagare. Vi è un risarcimento per le singole parti coinvolte ma vi è un risarcimento più importante da esigere: quello di una comunità che per due anni è stata bloccata in termini di finanziamenti e progettazione e mortificata e danneggiata nella sua immagine a livello nazionale.
E’ quanto dichiara Mario CARUSO, Sindaco di Cirò, in un’intervista integralmente disponibile su YOUTUBE (https://www.youtube.com/watch?v=9n_ZlE0Ezmg&feature=youtu.be), sottolineando che, sin dall’inizio, aveva pubblicamente valutato come non ponderate la motivazioni addotte per il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale (ottobre 2013), per presunta infiltrazione mafiosa. – Quest’ultima pronuncia del Tar Lazio (la n.999 del 21 gennaio, destinata a diventare storica per il principio e per i suoi effetti) si aggiunge a quella, di analogo tenore, pronunciata dal Tribunale di Crotone nella sentenza del 19 novembre 2014 (depositata l’11 dicembre) con la quale, rigettando la richiesta del Ministero dell’Interno formulata dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale, si è stabilito che non ci sono elementi che impediscono agli ex consiglieri comunali di Cirò di candidarsi. – Oggi che giustizia è fatta – dice CARUSO – posso confessare che, inizialmente, avevo creduto di esser stato abbandonato dallo Stato. Ma non faremo feste – aggiunge. Com’è nostro stile, saremo sin da subito a lavoro e sui fatti.
130 mila euro circa. A tanto ammonterebbe – continua il Sindaco – la spesa per la gestione commissariale di questo anno e 4 mesi, gravata sulla nostra comunità. Forse sarà rimborsata dal Ministero e – aggiunge – sarà destinata ad opere pubbliche. Per cortesia istituzionale, pur potendo insediarmi subito dopo la pubblicazione della sentenza esecutiva ho aspettato un giorno, immaginando di essere chiamato. Non è stato così. In Comune, al mio insediamento (giovedì 22) ho trovato soltanto il Segretario Comunale. Mi sono comunque subito confrontato con i dirigenti sulle varie voci di spesa in bilancio, facendo una veloce ricognizione delle attività poste in essere in questa fase. Nei prossimi giorni riceverò da ogni settore una relazione.
Il primo atto di CARUSO è stato far eliminare i parcheggi sotto il Comune, che i commissari straordinari si erano fatti riservare. Il secondo – dice – sarà quello di riposizionare la targa in Piazza MAIVILE. Da noi commissionata alla ditta esecutrice dei lavori, quella targa è stata poi inspiegabilmente rimossa da quella bellissima piazza-belvedere per la quale ci eravamo battuti e che abbiamo restituito alla comunità ed al territorio.
15 milioni di euro circa. A tanto ammontano complessivamente i finanziamenti extra bilancio intercettati dagli ultimi due esecutivi CARUSO e destinati all’elevazione della qualità della vita a Cirò. Tante le opere pubbliche in corso di ultimazione. Tra le prossime inaugurazioni – spiega il Sindaco – vi sono sicuramente la sede dell’Enoteca Regionale nel Palazzo dei Musei (in fase di allestimento) e il Museo di Giano LACINIO che impreziosirà un’ala del Museo dedicato a LILIO. Alcune opere rientranti nei finanziamenti PISL (Progetto Integrati di Sviluppo Locale) sono già state completate: Via S.Nicodemo, all’entrata di Corso Lilio e in vico Carmine dove sono state abbattute alcune abitazioni. Inaugureremo presto – anticipa CARUSO – anche la piazza realizzata dall’abbattimento dell’ex carcere mandamentale, dietro il Comune e che battezzeremmo Piazza della Libertà. Abbatteremo inoltre – continua – le case adiacenti il Castello, in modo che questo possa essere visibile dalla prima torre fino a piazza Stefano PUGLIESE. Prima dello scioglimento del Consiglio – ricorda – vi erano già state delle intese con i proprietari del Castello. La sua ristrutturazione – conclude – sarà una delle opere fondamentali dei prossimi mesi per il rilancio non solo culturale di Cirò.