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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 01 DICEMBRE 2024

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Domenica a Polistena torna il Teatro Famiglie con “Le Magarie di Giustina” La tradizione popolare calabrese trova spazio all’interno della rassegna organizzata dalla compagnia Dracma

Domenica a Polistena torna il Teatro Famiglie con “Le Magarie di Giustina” La tradizione popolare calabrese trova spazio all’interno della rassegna organizzata dalla compagnia Dracma
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Torna il Teatro Famiglie alla Residenza teatrale della Piana con un nuovo spettacolo dedicato ai più piccoli. Domenica, alle ore 18, andrà in scena presso l’Auditorium comunale di Polistena Le Magarie di Giustina, prodotto dall’associazione Art – Patachipi.

La tradizione popolare calabrese trova spazio all’interno della rassegna organizzata dalla compagnia Dracma. La storia della maga Giustina, scritta da Achille Veltri, Giulia Secreti e Marco Silani e interpretata dallo stesso Achille Veltri e Patricia Orihuela Quiroga, per la regia Giulia Secreti, ha infatti l’intento di recuperare e trasmettere, a grandi e piccoli, leggende, detti, filastrocche della nostra regione attraverso due figure femminili, antiche e affascinanti.

Giustina è l’ultima “Magara”, arzilla vecchina ultracentenaria, cui tutti si rivolgono per avere benefici, cure e pozioni magiche. La maga ambisce ad essere la persona più nota del suo paesino. Per realizzare il suo obiettivo, deve prima scoprire se la sua storica rivale “Pantasima”, figura leggendaria della tradizione popolare, ha un potere superiore al suo. Attraverso avventurosi racconti e trucchi magici, riuscirà a svelare la verità. Il tutto ambientato nella sua suggestiva casetta, piena di artifici meravigliosi.

Uno spettacolo divertente e insieme magico e sorprendente, che rapisce i piccoli spettatori e desta la loro curiosità proprio intorno a elementi della storia e della tradizione locale.

“ … un fantastico viaggio nel mondo magico dell’ultima “Magara” – scrive Mario Bianchi, uno dei maggiori critici italiani di teatro ragazzi – Achille Veltri la interpreta con giusta adesione, immettendo nel personaggio una carica ironica mai parodistica ma piena di affettuosa condivisione per un mondo che purtroppo sta scomparendo”. Come in ogni fiaba, un personaggio, in questo caso la Pantasima, incarna le paure dei bambini, ma è proprio attraverso quest’ultima che il mondo calabrese viene evocato “in modo semplice e gustoso – continua Bianchi – divertendo grandi e bambini”.

Ancora una volta un momento di spettacolo e un’occasione di incontro per le famiglie grazie alla rassegna della Residenza teatrale “Alla ricerca del Bello perduto” che continua a registrare un ampio consenso.