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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Vertenza Infocontact: mercoledì si ritorna al Mise Slc Cgil Calabria: "Non possono essere i lavoratori a pagare per la scellerata gestione della proprietà"

Vertenza Infocontact: mercoledì si ritorna al Mise Slc Cgil Calabria: "Non possono essere i lavoratori a pagare per la scellerata gestione della proprietà"
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Il prossimo Mercoledì 25 Febbraio ci sarà il nuovo incontro al MISE tra le organizzazioni sindacali nazionali e regionali di categoria, le RSU ed i commissari straordinari per discutere nuovamente sulla vertenza Infocontact. Per la prima volta si avvierà il tavolo di confronto ufficiale con le aziende acquirenti Abramo CC e Comdata Eos, che si annuncia complicato e difficile.
Lo scorso 17 Febbraio in sede Ministeriale, infatti, i commissari straordinari hanno informato le organizzazioni sindacali sull’esito della gara di vendita che prevedrebbe la salvaguardia occupazionale di 1505 lavoratori su 1590. Una salvaguardia occupazionale pagata a caro prezzo con una pesante riduzione delle ore effettivamente lavorate, tant’è che entrambe le proposte di acquisto prevedono per il 90% della forza lavoro contratti part-time al 50%.
I toni trionfalistici con cui le istituzioni hanno salutato la notizia sono alquanto esagerati, anche perché la Calabria pagherebbe un caro prezzo con questa operazione, riducendo considerevolmente i livelli di reddito. Le stesse istituzioni che hanno foraggiato l’azienda Infocontact con milioni di euro di contributi pubblici e che, durante tutto il corso della vertenza, a partire dall’esplosione della crisi, si sono limitate a comunicati di solidarietà.
Non possono essere i lavoratori di Infocontact, motore vero e cuore pulsante dell’azienda, a pagare il prezzo più alto per una crisi dovuta ad anni di scellerata gestione aziendale perpetrata dalla proprietà che ha usufruito di ingenti somme di denaro pubblico.
Le istituzioni, in particolare il MISE, e le aziende committenti non potranno assumere posizioni da “spettatori non paganti”. Si chiedere sacrificio e responsabilità ai lavoratori, comincino istituzioni nazionali e committenti a fare il primo passo dimostrando senso di responsabilità per 1590 lavoratori calabresi.

La segreteria regionale
SLC CGIL CALABRIA