“Il mancato utilizzo dei fondi comunitari in Calabria è stato un crimine” E’ secco il giudizio del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo
“Il mancato utilizzo dei fondi comunitari in Calabria è stato un crimine. Non c’è altro modo per definirlo. Ad un’area storicamente svantaggiata come la nostra, chi ha governato la Regione, negli anni scorsi, con inerzia ed assenza di visione, ha provocato un danno di dimensioni incalcolabili”. E’ secco il giudizio del capogruppo del Pd in Consiglio regionale Sebi Romeo. “Se si considera – aggiunge – che in Europa la Calabria è tra le regioni più in ritardo di sviluppo e che gli unici strumenti per rilanciare la crescita e l’occupazione sono quelli comunitari, a fronte dei pesanti vincoli regolamentari, delle ristrettezze del bilancio ordinario e dello stato dell’economia regionale, s’intuisce il danno e la beffa storica che la Calabria subisce”. Ancora Romeo: “Dinanzi a questo disastro ereditato, per cui la Giunta Oliverio fin dall’insediamento sta prestando un’attenzione straordinaria, si stenta a comprendere come sia possibile che parte dell’opposizione di centrodestra, invece di chiedere scusa ai calabresi, possa ergersi a paladino della buona amministrazione. Se i fondi comunitari fossero stati adeguatamente impegnati e finalizzati, oggi la Calabria non sarebbe, nello scenario europeo, un “caso” a sé. Adesso – prosegue Romeo – si tenterà, come ha spiegato il presidente Oliverio, con tutti i mezzi a disposizione, di salvare il salvabile, ben sapendo che mentre rischiamo di perdere cifre importanti relative alle annualità 2007/2013, si è, per colpa della Giunta Scopelliti, ipotecata anche la programmazione dei fondi 2014/2020. Con tutto ciò che ne consegue”. Conclude Romeo: “In ogni modo, ciò che preme sottolineare è che, permanendo irrisolta la questione meridionale nel Paese, di cui la Calabria è il simbolo più preoccupante, occorre che il Governo comprenda che i fondi destinati alla nostra regione e non spesi, dovranno essere riutilizzati in Calabria e non in altre aree del Paese, come già successo. In questo contesto è ormai urgente è necessario che il Pd calabrese svolga un’approfondita riflessione su questi ed altri temi così da sostenere la giunta Oliverio e rappresentare alle istituzioni nazionali i bisogni del territorio. Oggi la Calabria ha una nuova classe politica fortemente motivata a rompere con gli schemi del passato, consapevole delle enormi potenzialità locali e decisa a far funzionare la Regione attraverso i criteri della programmazione oculata e dell’effettiva partecipazione dei cittadini. A questo sforzo di rinnovamento, le istituzioni nazionali ed il partito debbono far corrispondere una solidarietà politica ed un sostegno indispensabile, viste le condizioni difficili della Calabria. A partire dai fondi comunitari e dalla sanità per cui la nomina del commissario ad acta, diventata una brutta telenovela, è stata formalmente richiesta dal Consiglio regionale che ieri all’unanimità ha indicato nel presidente Oliverio la figura più adatta a ricoprire questo delicato incarico”.