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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Lamezia, Nicolino Panedigrano non ci sta e scrive al commissario Soriero Il candidato al comune di Lamezia Terme ha manifestato il suo dissenso con la scelta operata da Pino Soriero di posticipare le primarie del centrosinistra

Lamezia, Nicolino Panedigrano non ci sta e scrive al commissario Soriero Il candidato al comune di Lamezia Terme ha manifestato il suo dissenso con la scelta operata da Pino Soriero di posticipare le primarie del centrosinistra
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Caro Soriero, hai ottenuto con il mio netto dissenso una pausa di riflessione sulle Primarie. È stato uno strappo al Regolamento delle Primarie che prevede l’unanimità per decisioni come questa, ma almeno ne approfitto per porti alcune mie riflessioni.
Ti ho già detto che la tua nomina si riverbera non solo sul PD, ma su tutto il centrosinistra. E se vai a guardare su Youtube i video sull’esordio di Paolo Mascaro al Teatro Grandinetti, da quello scafato politico che sei ti accorgerai subito come e quanto populisti e campanilisti saranno i temi che le destre cavalcheranno in questa competizione elettorale.
Negli incontri con la coalizione di centrosinistra hai posto in modo ultimativo la questione che, se il PD non arriverà a trovare al suo interno un solo candidato, le Primarie non si faranno. È un ultimatum che sconvolge il quadro politico della coalizione. Già i Latini dicevano che i patti sono da rispettare. E noi movimenti e partiti abbiamo stretto un patto col PD che non può essere travolto nemmeno dal suo Commissario. Lo abbiamo deciso in autonomia a Lamezia, perché deve rispondere agli interessi della nostra e non di altre città. Ti chiedo allora di chiarire, senza ombra di dubbi, cosa pensi di fare come Commissario se anche a te risultasse impossibile ridurre a sintesi i 4 o 5 candidati alle Primarie con tessera del PD.
Chi ti ha nominato ritiene che questa pluralità di candidati con tessera PD sia causa di confusione. Per tutti glia altri, compresa la dirigenza commissariata del PD (nel cui Direttorio stavano anche la sen. Lo Moro e il Presidente Scalzo), invece no. Ma, in mancanza della vostra riduzione interna a sintesi, tu, Enzo Bruno e Magorno volete assumervi la responsabilità di mettere a repentaglio l’unità faticosamente raggiunta dalla coalizione e rischiare di regalare la città alle destre? E l’unità e la sintesi finale ad un solo candidato sono garantiti dalla previsione del ballottaggio, che io e le associazioni che mi hanno candidato abbiamo di fatto imposto nel Regolamento.
Per il ruolo primario che gli spetta, finora abbiamo rispettato il travaglio interno del PD senza mettere minimamente in discussione il suo diritto di cercare l’unità su un solo nome. Ma siete stati proprio voi del PD ad inventare in Italia le Primarie aperte (con le quali eleggete anche il vostro Segretario Nazionale), attribuendo loro una speciale valenza democratica. Perché ora, invece di esaltarne lo spirito di partecipazione democratica magari impedendo il ricorso alla truppe cammellate, siete spaventati da una competizione ampia? O tu e la dirigenza regionale e provinciale del PD preferireste tornare, e proprio a Lamezia, alla liturgia delle trattative tra partiti e partitini?
Ti ho scritto questa lettera aperta, perché secondo me sarebbe un bene per tutta la coalizione che tu chiarissi questi quesiti e questi dubbi. E che ne approfittassi anche per chiarire la tua posizione di Commissario rispetto alle ultime scelte del Sindaco Speranza e alla decisione di Sel di abbandonare la coalizione, perché non sarebbe per nulla corretto che, dopo l’importante percorso fatto insieme con l’intento di battere le destre, la coalizione si ritrovasse commissariata, sciolta e con le Primarie annullate d’autorità dietro la scusa di una tua ricucitura solitaria con il Sindaco e con Sel.
Nessuno di noi ha mai posto e pone, mi auguro, impuntature personali. Quello che dovrebbe essere il faro di una riduzione a sintesi, a partire dalle Primarie, è la scelta di chi tra noi, per storia personale, per i ceti che rappresenta, per rigore morale, per i programmi che ha, per capacità di interpretare i bisogni dei cittadini, è il più indicato a battere le varie destre agguerrite, corrotte, clientelari e populiste che si agitano in città. È, allora, necessario svolgere le Primarie nei tempi che ci siamo dati e avviare la vera campagna elettorale. Io, in questo senso, mi sento un “candidato ad orologeria”, pronto a qualsiasi sacrificio fino a quando non si arrivi e per arrivare a fare le Primarie.