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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 14 NOVEMBRE 2024

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Servizio idrico integrato, Parentela (M5S) interroga il governo: “Dati inaccettabili” "Il costo medio per il servizio idrico integrato, in Calabria va dai 473 euro di Reggio Calabria ai 171 euro di Cosenza, con una media di 282 euro su base regionale"

Servizio idrico integrato, Parentela (M5S) interroga il governo: “Dati inaccettabili” "Il costo medio per il servizio idrico integrato, in Calabria va dai 473 euro di Reggio Calabria ai 171 euro di Cosenza, con una media di 282 euro su base regionale"
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«Il Governo si interessi seriamente al servizio idrico integrato, con particolare riferimento al costo medio del servizio, depurazione e qualità delle acque in Calabria ed in tutto il sud Italia». Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela, dopo aver depositato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. Parentela aggiunge: «Il costo medio per il servizio idrico integrato, in Calabria va dai 473 euro di Reggio Calabria ai 171 euro di Cosenza, con una media di 282 euro su base regionale. Il costo, però non corrisponde ad un servizio efficiente e che soddisfa i cittadini».

«I cittadini calabresi – continua il Cinque Stelle – non si fidano dell’acqua che sgorga dal loro rubinetto e quasi il 50% non sfrutta l’acqua delle proprie abitazioni per scopi alimentari. Questo innesca un circolo vizioso, che porta i calabresi ad acquistare l’acqua minerale al supermercato, con il conseguente aumento esponenziale di rifiuti, in particolar modo bottiglie di plastica, il cui costo (non solo economico) si abbatte sulla collettività».

«Un altro dato preoccupante – afferma Parentela –  è quello relativo alla dispersione di acqua immessa in circolo, che in Calabria sfiora il 60%, con un aumento di 11 punti percentuali rispetto al 2007. Secondo i dati recentemente pubblicati da Cittadinanzattiva, la provincia di Cosenza, con il 77% di dispersione è la provincia calabrese più sprecona, mentre Reggio Calabria è la più efficiente, con solo il 38% di acqua sprecata. Aldilà delle percentuali, il dato sconfortante è lo spreco di un bene essenziale come l’acqua potabile».

Parentela conclude: «Il ciclo si chiude con la depurazione delle acque reflue, in Calabria ben 130 impianti di depurazione sono sotto procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea. Tutti dati inaccettabili, che i cittadini continuano a pagare caro sulla propria pelle ed anche attraverso le proprie tasche. Il Governo non può restare indifferente ancora a lungo».