Giubileo straordinario: a Roma tendoni al posto di ospedali Il presidente di Assotutela, Michel Maritato, denuncia: «Non si possono sostituire gli ospedali con strutture mobili»
“I personaggi sono quelli delle grandi occasioni. Presunti esperti, in fumosi vertici per organizzare l’assistenza durante il Giubileo straordinario, si sperticano per convincerci di avere una esperienza ‘unica in Italia’ in materia di grandi eventi e competenza sui grandi numeri.
Peccato che dimenticano di precisare che nel precedente Giubileo e nei funerali di papa Wojtyla al centro di Roma c’era l’ospedale San Giacomo aperto”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che aggiunge: “Adesso, oltre a lanciare ridondanti numeri su assunzioni, acquisto di ambulanze, aumento di posti letto dopo che questi sono stati inopinatamente tagliati, si parla di 1 milione di euro per attrezzare 10 tende come ‘punti medici avanzati’. Ci preme ricordare ai responsabili del 118, della cabina di regia e della direzione sanità regionale, che il Giubileo non è una maratona, una manifestazione temporanea, dove ci si può organizzare con tendoni. Roma aveva un patrimonio di ospedali che questa amministrazione regionale – e quelle che l’hanno preceduta da dieci anni ad oggi – ha completamente distrutto, adducendo motivazioni economiche subito smentite da tali faraonici piani i cui risvolti economici saranno sicuramente più pesanti rispetto ai costi di un ospedale aperto ed efficiente in pieno centro di Roma”, conclude il presidente.