di Roberta Strano

Da quando è crollato il pilone del ponte sul fiume Imera sulla A19 Palermo-Catania, e la Sicilia è divisa in due, si sta facendo il tutto per risolvere gli enormi disagi causati da questa situazione.
Pare che in tre mesi, e con un investimento di parecchi milioni di euro, si costruirà un nuovo ponte, che possa permettere ai pendolari di viaggiare nuovamente da e per Palermo, senza problemi.
Ma in questi tre mesi, che sembreranno infiniti, la società dei trasporti Sais, autopullman, sta rimodulando i suoi orari di partenza e di arrivo per il capoluogo della regione.
La soluzione più ovvia è quella di anticipare le partenze in modo da non penalizzare chi deve recarsi a Palermo per arrivare in ufficio, per gli studenti universitari, per chi deve recarsi in qualche ufficio regionale.
“La situazione è difficile – ha dichiarato il direttore Tanino Lajcona – la Sicilia è spaccata in due. L’azienda sta lavorando per diminuire al minimo i disagi. Stiamo lavorando per cercare di anticipare le partenze di almeno mezz’ora proprio per venire incontro alle esigenze dei nostri viaggiatori che per lavoro, per gli studenti, per coloro che devono recarsi a Palermo negli uffici regionali, hanno la necessità di essere a Palermo prima delle dieci. La situazione è in evoluzione e la stiamo seguendo ora per ora”.