Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“La Regione Calabria ha abbandonato la struttura aeroportuale di Crotone” Lo dichiara Marilina Intrieri

“La Regione Calabria ha abbandonato la struttura aeroportuale di Crotone” Lo dichiara Marilina Intrieri
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Avevo deciso di non parlare di questa ennesima pagina negativa che
viene scritta nel territorio già estremamente degradato del Crotonese.
Avendo però avuto ruolo politico nella vicenda aeroportuale, avverto il
dovere di occuparmene per portare chiarezza alle tante mezze verità,
inesattezze e mistificazioni che, in varie salse, si ascoltano nelle ultime ore
attraverso i media.
Appartengo alla ristretta schiera di quegli amministratori che da oltre
trentacinque anni si sono impegnati perché, da amministratore locale e
regionale, all’aeroporto S. Anna si riavviassero i voli; perché esso non
fosse privato del servizio dei vigili del fuoco, fatto che avrebbe decretato la
sua chiusura immediata; che fosse istituito nel bilancio regionale un
apposito capitolo che garantisse annualmente un contributo economico;
continuando, da parlamentare e nella passata legislatura regionale, ad
interloquire con alcuni amministratori della società e con i cittadini
attraverso comunicati stampa.
Ho informato che Crotone stava subendo dalla Regione Calabria un
evidente disimpegno nei confronti della struttura aeroportuale pitagorica alla
quale non versava i fondi, non deliberava gli aumenti di capitale sociale
dovuti all’Ente cui fa capo la rete infrastrutturale aeroportuale regionale e
che sin dal 2009 tratteneva le somme annuali statali delle royalties
spettanti ai comuni i quali le avevano destinate al risanamento dei conti
della società aeroporto S. Anna. Gli anzidetti atti regionali se fossero stati
assunti dalla precedente Giunta regionale avrebbero salvato la società
aeroportuale, il posto ai lavoratori e il servizio aereo.
Invece incredibilmente leggevo gli appelli della allora vicepresidente
della Regione Stasi, che era anche membro del cda dell’aeroporto, a
sindaci e imprenditori locali ad occuparsi Loro della ricapitalizzazione della
società S. Anna in una evidente confusione e commistione tra ruolo
pubblico e privato.
Sarebbe bastato che la Regione, insieme alla vicepresidente Stasi facessero
il loro dovere per il territorio crotonese dal 2011 al 2014 perché si evitasse
che la società dell’aeroporto di Crotone fosse dichiarata fallita dal Tribunale
il 15 aprile u.s e non si versassero ai comuni le royialties di loro spettanza
che la Regione riceve dallo Stato e versa agli enti locali con anni di ritardo.
La Stasi, ell’ultimo anno, nel 2014, proprio quello in cui la società
aeroportuale è stata ammessa al c.d. preconcordato, è stata presidente
reggente della regione.
Oggi leggo le sue dichiarazioni. Stasi afferma che la sentenza le lascia
l’amaro in bocca,che era stata rassicurata dai vertici della società che tutti
gli atti erano stati depositati in Tribunale,ma era Lei uno degli
amministratori della società, membro del cda fino alle elezioni regionali:
pertanto era chiaro che ogni atto dovesse passare dal consiglio di
amministrazione, anche in presenza di eventuale delega al direttore
generale. Inoltre la stessa Stasi rappresentava in quel cda la Regione
Calabria!!!!
Le responsabilità sono innanzitutto sue e della direttrice generale,che fin
dall’immediatezza si dimostrò non sufficientemente idonea a ricoprire quel
posto come ho avuto modo di dire più volte a diversi amministratori, nel
corso del tempo.
Con reiterati comunicati stampa ho segnalato che il disimpegno dell’ente
regione nei confronti dell’ importante infrastruttura aeroportuale di Crotone
avrebbe portato ineluttabilmente al fallimento della società.
Uno dei presidenti dell’aeroporto crotonese, molto serio, l’imprenditore
Cesare Spanò, ebbe, da subito, nel 2012, ben chiara la grave situazione
patrimoniale della società, la cui gestione, con delibera del cda, da più
tempo era delegata in toto al direttore generale Marcella Maggiori
assolutamente inadeguata a gestire quelle deleghe di cda in un momento di
grave crisi economica.
Dinnanzi alle gravi criticità economiche della società ed alla necessità di
un urgente piano di risanamento, Spanò chiese opportunamente al cda il
ritiro immediato delle deleghe al direttore generale ma ad opporsi alla sua
proposta fu proprio ….. la Stasi, alla cui decisione gli altri membri del
cda si adeguarono.
Spanò, pertanto, avendo chiare le prospettive che si prefiguravano, decise
seduta stante di rassegnare le dimissioni dall’organo di gestione. Sono fatti
incontestabili che inchiodano a precise responsabilità Stasi, Maggiori e chi
le ha sostenute.
Oggi ci si meraviglia della sentenza di fallimento.
Ma la società aeroportuale è stata ammessa sin dal 17 giugno 2014 al
c.d. preconcordato con l’obbligo di presentare al Tribunale una proposta di
piano di rientro dei debiti entro l’ottobre successivo.
La stessa società, visto il notevole impegno per la predisposizione della
proposta che potesse scongiurare il fallimento ha chiesto e ottenuto il rinvio
al 29.12.14 per il deposito dell’atto.
Tale intenso impegno non è stato affatto onorato, ma ha impegnato le
migliori energie della direttrice generale Marcella Maggiori e della v.
presidente Stasi nel promuove la pagliacciata preelettorale, pubblicizzata su
tutti i massmedia, dell’ inaugurazione del 1° volo Pisa – Crotone del 1°
ottobre 2014.
Pertanto, la vicepresidente Stasi, in quattro anni di amministratore di
primo piano della Regione Calabria, non avendo fatto quanto dovuto per
l’aeroporto di Crotone, portandolo invece al fallimento, eviti di dare consigli
all’attuale Presidente della Regione Calabria che sa bene cosa fare nei
prossimi giorni, appena approvato il bilancio, ed eviti le estemporanee
captatio benevolentiae che appaiono sospette ed inappropriate, comunque
fuori tempo e fuori luogo.

Marilina Intrieri
Deputata XV Legislatura