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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Boom di presenze nelle giornata conclusiva del Festival per l’economia Chiude i battenti la tavola rotonda conclusiva dedicata ai temi della politica economica

Boom di presenze nelle giornata conclusiva del Festival per l’economia Chiude i battenti la tavola rotonda conclusiva dedicata ai temi della politica economica
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Boom di presenze nell’ultima giornata del Festival per l’Economia che ha ufficialmente chiuso i
battenti con la tavola rotonda conclusiva dedicata ai temi della politica economica. Il coordinatore
della Rete MMT, Alessandro De Salvo, ha messo insieme uno degli economisti calabresi più stimati
Damiano Silipo, professore di Economia all’Università della Calabria, con altri due suoi colleghi di
fama internazionale: l’americano Warren Mosler, cofondatore del centro per il pieno impiego e la
stabilità dei prezzi dell’Università di Missouri Kansas City, e il francese Alain Parguez, già
consulente di Mitterand e docente di Economia presso l’Università de France-Comtè. Nell’incontro
conclusivo si sono affrontati i temi di stringente attualità e le misure necessarie per rilanciare
l’economia dell’Eurozona. Tutti concordi nel chiedere maggiore flessibilità dei bilanci pubblici e
garanzia dei debiti sovrani da parte della Bce, condizioni imprescindibili per uscire dalla crisi e
avviare un’autentica stagione di crescita. Un confronto tra diverse visioni d’Europa era stato alla
base del faccia a faccia che in mattinata aveva visto protagonisti lo stesso Warren Mosler e il
decano degli economisti calabresi, il professore Antonio Aquino, esperto di economia
internazionale. “Di Europa di deve parlare, ma bisogna raccontarla tutta”: questo il tema della
discussione, moderata dal giornalista Mimmo Famularo, che ha registrato diversi interventi e, tra
questi, anche quello del professore Parguez. Per tutti le misure di austerità e le politiche restrittive
adottate da Bruxelles non solo sono insufficienti ma, soprattutto, controproducenti. Ribadita, anche
in questo contesto, una necessaria e non più rinviabile inversione di tendenza.
L’ultima giornata del Festival per l’Economia si è aperta nella sala convegni “Murmura” della
Camera di Commercio ed è proseguita nella sala “Novecento” del Sistema Bibliotecario Vibonese.
Costi e benefici dello studio nelle diverse università italiane e le prospettive occupazionali per i
laureati in economia al centro del primo incontro. “Quanto e dove conviene studiare economia” con
il dottore commercialista Francesco Romano ed i docenti Unical Ivar Massabò e Francesco Aiello,
si è concentrato sull’incisività dell’economia nella vita di tutti i giorni. Il sapere economico è
divenuto, nell’ultimo decennio, parte integrante della nostra azione quotidiana. La crisi economica,
poi, ha segnalato la complessità dei problemi e la necessità di capirli. La comprensione passa da
un’attenta analisi di tutte le nozioni che giungono tramite i giornali, le tv ed i social.
Valutando le attività delle industrie culturali e creative in Italia si è proposta una riflessione sul caso
Calabria. Romina Surace, Fondazione Symbola; Settimio Pisani, Scena Verticale; Francesco
Bartone, Museo dei marmi di Soriano; Marcella Panucci, direttore Confindustria; Mario Romano,
presidente giovani imprenditori Unindustria Calabria e Gilberto Floriani, nell’ incontrare i ragazzi
degli istituti superiori, hanno discusso della cultura d’impresa. Il sapere, infatti, porta le aziende ad
essere competitive e Vibo Valentia, nonostante le grandi difficoltà, possiede aziende di eccellenza
che comunicano, con i loro prodotti, un territorio. I giovani, anche quanti non discendono da
famiglie di imprenditori, hanno dimostrato di saper fare rete e di sapere organizzarsi. Esiste,
dunque, una Calabria giovane, dinamica, che investe e ottiene buoni risultati.