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TAURIANOVA (RC), SABATO 23 NOVEMBRE 2024

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Anche la Calabria partecipa al processo di ricostruzione del Partito Comunista L'obiettivo è quello di richiamare ai veri valori della sinistra

Anche la Calabria partecipa al processo di ricostruzione del Partito Comunista L'obiettivo è quello di richiamare ai veri valori della sinistra
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Anche in Calabria parte il processo per la ricostruzione del Partito
Comunista e per l’unità della sinistra.
Venerdi’ 24 aprile dalle ore 16 presso il Grand Hotel Lamezia di Lamezia
Terme si svolgerà un’importante iniziativa politica sul tema “Ricostruire
il Partito Comunista – SUD d’Italia: una sinistra unita per la Pace e il
Lavoro”.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione per la Ricostruzione del Partito
Comunista, sarà coordinata da Michelangelo TRIPODI (Segretario Regionale del
PCdI) e introdotta da Pasquale CICALESE (Economista).
Nel corso del dibattito, sono previsti gli interventi programmati di Nicola
Limoncino (Segretario PRC Federazione Reggio Caalbria), Antonio PENSABENE
(Segretaio FIOM-CGIL Reggio Calabria), Tonino PERNA (Docente Sociologia
economica univ. di Messina), Leonardo FALBO (Storico), Fosco GIANNINI (già
Senatore – Segreteria Nazionale PCdI) e Luca CANGEMI (Direzione Nazionale
PRC).
In Italia, a circa 24 anni dalla cancellazione del PCI, si avverte il peso
crescente della mancanza di una forza politica capace di rappresentare un
baluardo contro le spinte alla disgregazione sociale, alle ingiustizie e
ella diseguaglianze, posta a difesa dei lavoratori, dei precari, dei
disoccupati e dei ceti più deboli.
L’assenza di una forza comunista organizzata efficace ed incisiva è stata
uno dei fattori che hanno determinato una condizione sociale e d economica
che in questo quarto di secolo ha subito un arretramento pauroso in termini
di diritti, di opportunità, di reddito , di lavoro, di progresso sociale.
Tutte le conquiste sociali che avevano rappresentato il riscatto del mondo
del lavoro italiano sono state via via cancellate, azzerate e sostituite dal
trionfo del mercato, del profitto e dell’impresa.
Lo Stato sociale italiano è diventato un simulacro di se stesso, la
previdenza pubblica è stata ridotta al lumicino con la varie controriforme,
ultima quella della Fornero che ha portato alla liquidazione delle pensioni
di anzianità, scuola e sanità pubbliche sono state picconate con una
crescente privatizzazione, i diritti del lavoro con il nefasto Jobs act di
Renzi sono stati ridicolizzati, la disoccupazione, la precarietà e la
povertà sono diventate la cifra di un paese sempre più ingiusto e diseguale
in cui cresce enormemente il divario tra ricchi e poveri e tra Nord e Sud.
Tutto ciò non sarebbe avvenuto se ci fosse stato un Partito Comunista degno
di questo nome.
Da qui, dalla condizione materiale in cui si trova il nostro paese e il
nostro popolo, nasce l’esigenza di ripartire con l’obiettivo della
costruzione di un partito comunista che ne riprenda le migliori
caratteristiche, ricollocandole nelle attuali condizioni italiane e
internazionali.
Sappiamo che si tratterà di un processo graduale e di non breve periodo (ma
che va iniziato ORA), che metta capo a un’unica forza comunista rigenerata,
capace di superare l’attuale frammentazione e, con essa, una sempre più
evidente irrilevanza politica e sociale.
Da ciò dipende la ricostruzione di un partito comunista che superi –
rigenerandole – le attuali residuali collocazioni; e che sappia essere
complementare, dunque non alternativo e men che meno contrapposto, alla
ricostruzione di una sinistra unitaria di classe e del lavoro. Queste due
gambe della ricostruzione sono diverse, ma inseparabili.
Non è quindi per nostalgia o per astratto ideologismo che sosteniamo la
necessità di ricostituire un riferimento organizzato e unificato dei
comunisti. Sappiamo di doverci misurare con la sedimentazione ideologica che
l’egemonia capitalistica ha depositato sulla sconfitta del movimento
operaio: disarticolando il mondo del lavoro, generando la disgregazione
etica e morale della società. Da questo ha tratto linfa la cosiddetta
antipolitica.
Per questo riteniamo che la costituzione di un’Associazione, promossa da
militanti di buona volontà – comunisti e comuniste – che abbia come
preminente obiettivo, strategico e di lunga lena, la ricostituzione in
Italia di un partito comunista degno di questo nome, possa essere in questa
peculiare temperie storica lo strumento giusto: uno strumento aperto a
chiunque si ritenga ancora parte dell’impresa comunista, che non chiami in
causa in modo improvvisato le rispettive attuali collocazioni (dentro o
fuori gli attuali partiti) ma che sin d’ora operi per una ricomposizione.
Con intelligenza, senza veti o abiure e nel contesto largo dei processi
unitari a sinistra.
Comunisti uniti, per la ricostruzione del partito comunista, in una sinistra
di classe e del lavoro, unita e unitaria.
Invitiamo tutti i comunisti e le comuniste della Calabria insieme a coloro i
quali si richiamano ai valori della sinistra a partecipare all’iniziativa di
Lamezia che rappresenta un’ulteriore significativa tappa di un’attività
politica.