Romeo: «A Reggio ennesimo atto di arretratezza culturale» L'avvocato reggino, Oreste Romeo, interviene sulla polemica della messa in suffraggio di Mussolini, concessa e poi negata dal vescovo Morosini
Nel momento in cui si celebrano gli Stati Generali della Cultura e vengono con enfasi annunciate nuove frontiere delle Pari Opportunità, assistiamo ad un’altra gravissima forma di arretramento culturale consumata nella Città di Reggio Calabria all’insegna di inopinata e brutale discriminazione.
A causa di scelte politiche visibili all’occhio del non vedente, Reggio, come il Vate “vede e conosce l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto”, e si affida, una volta di più, all’unica sua guida spirituale, ossia l’Avvocata Nostra che non divide, ma abbraccia, figli e presunti figliastri.
Lungi dal lasciarsi consegnare al rosso della rabbia, della furia, dell’ideologia, la maggioranza dei Reggini, ivi compresi quanti hanno disertato le urne ottobrine, non consenta che iniziative anacronistiche e liberticide dirottino l’opinione pubblica dal fallimento di scelte politiche ostentate già nella processione del Martedì dello scorso Settembre.
Siano coltivate Fede e Speranza di riscatto della Comunità riconoscendosi nel messaggio amorevole, materno, autentico e privo di pericolosi filtri della sola Patrona della Città.Oreste Romeo