Corigliano: la Chiesa di Cardame avrà presto una strada Il Consiglio comunale ha già approvato la modifica all'altezza del campanile e si impegnerà a realizzare la strada. L'AC respinge al mittente ogni strumentalizzazione
CORIGLIANO C. (Cs) – Vicenda realizzazione Chiesa CARDAME, l’Amministrazione Comunale ha assunto, nella massima trasparenza e nel rispetto delle norme, l’impegno affinché la strada in questione, prevista dal Piano Regolatore Generale, sia particolarmente seguita dagli uffici fino alla sua realizzazione. Non vi è stata e non vi è sul punto alcuna bufera. Né nulla da nascondere. Solo strumentalizzazioni fine a se stesse ed accuse che si rigettano ai mittenti.
Come è noto si è di fronte ad una questione oggettivamente complessa, sorta oltre un decennio fa, all’interno della quale vi sono anche contenziosi di natura privata, nati probabilmente per la superficialità e per l’approssimazione di valutazioni risalenti al decennio trascorso.
L’ultimo Consiglio Comunale si è limitato ad approvare la sola variazione degli indici relativi all’altezza del campanile (da 11 a 22 metri) previsto con la realizzazione della Chiesa, fermo restando l’impegno dell’Amministrazione a monitorare tutti i passaggi affinché la strada venga realizzata.
In tal senso è stato dato il via libera al progetto esecutivo della Chiesa. Nessun’altra valutazione è stata oggetto del dibattito e del voto dei consiglieri.
Si prende atto, infine, dell’insofferenza ai tempi ed alle regole del dibattito democratico di qualche consigliere comunale, la cui notoria e ripetuta assenza dai lavori dell’assise, incluso il dibattito relativo alla Chiesa ed alla strada in questione, è stata più volte censurata ai fini della dichiarazione di decadenza. Taluni modelli di sviluppo fondati sulle facili concessioni edilizie, ai quali ancora qualcuno ritiene di poter ispirarsi propinandone illusorie virtù taumaturgiche, rappresentano invero la chiave di lettura della deturpazione definitiva dei territori e del dissesto idrogeologico che oggi rappresenta la prima grande emergenza di questa regione.