«Il Parco Verde di Salice è agibile e sicuro» Il presidente dell'Associazione Nuova Solidarietà, Fortunato Scopelliti, lancia un appello per ribadire l'avvenuta bonifica e la riapertura della struttura dopo l'impiego come centro accoglienza per migranti
In ventisei anni di attività l’Associazione Nuova Solidarietà ha combattuto mille battaglie ed oggi, comprende che ancora molte ne dovrà combattere. Un gesto di solidarietà umana, di accoglienza è diventato una cosa brutta, una cosa da additare, uno strumento di ostracismo sociale”.
Abbiamo accolto i migranti dello sbarco del 14 aprile, trecento giovani uomini e donne disperati, che si sono adattati ad una situazione non certo fra le migliori. Dal 18 aprile ultimo giorno della loro permanenza il Parco Verde di Salice è stato chiuso al pubblico sino all’11 maggio. Durante questo periodo sono state fatte le opere di bonifica: due trattamenti da parte dell’ASP; due da parte dell’AVR; due dalla stessa Associazione. Sono stati bonificati sia le aree interne che quelle esterne. Dall’11 maggio il parco è stato riaperto.
Ancora oggi, però, c’è chi pensa che il Parco non sia sicuro, che non sia garantita la salute di chi lo frequenta e trasmette questa sua disinformazione ad altri, cosicché molte attività vengono boicottate.
(Sino al 14 aprile il parco e le strutture messe a disposizione di Nuova Solidarietà erano ambite e necessari a molti! siamo lieti di sapere che non è più così. Il volontariato opera per l’emancipazione dal bisogno, non per l’assistenza.)
Non riusciamo a comprendere come si possa pensare che chi è al fianco degli ultimi, delle famiglie in difficoltà dei bambini, degli anziani, li affianca, li sostiene e se ne prende cura, possa fare qualcosa a loro danno. Se questo non fosse abbastanza ovvio, come si può credere che metteremmo in pericolo anche la nostra salute e quella dei nostri figli. Forse qualcuno ancora ne dubita, ma i volontari sono uomini e in quanto tali si ammalano, amano, vivono e muoiono come gli altri uomini. Questo comunicato non vuole essere un atto di contrizione o di scuse per avere ospitato degli esseri umani in difficoltà. Vuole semplicemente essere un atto di informazione, per combattere la “controcomunità” che ostacola la cultura della solidarietà. Nuova Solidarietà si è sempre battuta per i diritti di tutti ed oggi si batte per il suo diritto di essere Nuova Solidarietà e di seguire la sua mission, “accogliere, accompagnare,sostenere e prendersi cura dell’altro, di preservare e difendere la dignità della persona”. VIENI , VEDI , CREDI E OPERA!Il Presidente
Fortunato Scopelliti