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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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L’oro di Taurianova Federico Romeo trionfa ai Campionati Nazionali Universitari

L’oro di Taurianova Federico Romeo trionfa ai Campionati Nazionali Universitari
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di Carmelo Nicotera


Taurianova, finalmente, sale sul gradino più alto del podio. Ci ha pensato Federico Romeo, taurianovese doc, studente con la passione del “tiro a volo”, a portare agli onori della ribalta mediatica il nome della cittadina pianigiana. Il suo trionfo ai Campionati Nazionali Universitari rappresenta una luce di speranza che primeggia nelle tenebre delle problematiche quotidiane che affliggono gli abitanti del paese. Il commissariamento comunale, le strade dissestate, la preoccupante apatia che sta coinvolgendo l’anima taurianovese, sono fattori che- almeno per un giorno- devono essere messi da parte per dare spazio alla vittoria, per tributare il giusto riconoscimento ad una delle espressioni più belle di questa terra. Taurianova ha ricevuto al collo la medaglia più importante. Quella medaglia è l’oro di Federico Romeo.

Le colline parmensi di Varano dé Melegari hanno fatto da cornice all’evento atteso da centinaia di universitari. L’impressionante abilità balistica ha consentito allo sportivo di scalare le tortuose montagne della sfida e raggiungere il punto più alto, la cima della vetta, l’olimpo del successo. La gloria è lì, pronta ad abbracciarlo. Nella prova a squadre della specialità “Fossa Olimpica”, Federico Romeo, Gaetano Bevacqua e Giovanni Santoro- atleti appartenenti all’Università Mediterranea di Reggio Calabria- hanno dato lustro alla Regione classificandosi al terzo posto, preceduti soltanto dal Cus Caserta e dal Cus Palermo. La medaglia di bronzo è solo l’ennesimo premio di una carriera ricca di successi del giovane taurianovese. Il destino, però, stava per riservare a Federico il premio più ambito, il sogno inseguito da una vita, la speranza della prova individuale. Tensione alle stelle, vista da cecchino, l’eco assordante del “pull”: l’atleta di Taurianova riduce in polvere l’ultimo piattello. Ma nel cielo si scorge solo una polvere di stelle: Federico Romeo è Campione Universitario Italiano.

Quest’ennesimo successo ha un retrogusto speciale, di rivalsa contro il sistema che tarpa le ali a chi vuole coltivare i sogni, le passioni. Dopo la vittoria nel Gran Premio Internazionale del 2007, Federico si appresta ad affrontare la prova mondiale nella sua specialità preferita: il “Double Trap”. Lo sportivo di Taurianova, però, non prenderà mai a parte a quella gara. La mancanza di un campo di allenamento, l’impossibilità di sostenere i costi della pratica sportiva, il disinteresse delle Istituzioni verso quelli che sono considerati “sport minori” hanno svilito l’amore per la balistica del campione calabrese. Federico Romeo, purtroppo, decide di appendere la passione sportiva al chiodo. La tenacia, la scorza dura di chi nasce e cresce in questa Regione, la voglia di non assoggettarsi alle dinamiche di questo tratto di Calabria, hanno ridato linfa vitale alle aspettative e alle attese del pluridecorato asso taurianovese. Da qui parte la “seconda” vita sportiva del neo Campione Nazionale Universitario. Nonostante il pensiero fisso del “Double Trap”, il “maestro” del piattello decide di abbracciare una nuova categoria del “tiro a volo”, la Fossa Olimpica. Fatica, sudore e sacrifici riporteranno in auge il sapore della gloria. Nell’almanacco della storia è impresso il nome di Federico Romeo.

Il campione taurianovese ha scelto Approdonews per far rivivere gli esaltanti momenti vissuti ai Campionati Nazionali Universitari

tiro al volo federico romeo 2Federico, congratulazioni per i trofei alzati al cielo. Che emozioni hai provato in quei momenti?

Per me la vittoria ha avuto un sapore particolare, anche perché ho trionfato in una disciplina che non prediligo, quale la Fossa Olimpica. Sono cresciuto con la passione del “Double Trap”. È stata, tra le altre cose, una piccola rivincita personale perché, dopo anni, sono riuscito a vincere in una competizione importante.

Il “tiro al volo” è uno sport poco praticato in Italia. Come nasce la tua passione per questa disciplina?

Una tradizione di famiglia, non proprio per il “tiro a volo”, ma, più in generale, per la caccia. Poi, per caso, ho fatto una gara a 12 anni ottenendo un bel punteggio. Da lì, sono stato invogliato a proseguire con questa passione dal proprietario di una fabbrica di piattelli. Dopo tre mesi, insieme al mio amico Rosario Conti, abbiamo vinto la Coppa Italia di categoria.

Difficoltà economiche, mancanza di sponsor, poca attenzione verso “sport minori” ti avevano costretto ad “appendere” la passione al chiodo. Cosa ti ha spinto a riprovarci? Vincere la medaglia d’oro è stato il giusto riconoscimento?

Sì, la medaglia d’oro è stata il giusto riconoscimento per gli sforzi profusi. La molla che mi ha spinto a riprovarci è stata l’amore per la disciplina e per lo sport in generale.

La vittoria al CNU è stata la ciliegina sulla torta nonostante la tua bacheca fosse già piena di trofei. Qual è l’obiettivo di Federico per il futuro?

Mi sto allenando al “Double Trap” insieme a Rosario. Il nostro obiettivo comune è il campionato individuale che si terrà a Padova il prossimo 27 Giugno. Al momento viviamo alla giornata, ma con un solo pensiero fisso in testa: fare risultato in tutte le gare. Dobbiamo recuperare le categorie perse. Non potendo più sparare siamo stati declassati. È importante la tecnica, il lavoro quotidiano.

Quanto lavoro si cela per arrivare ad un successo così grande?

Seguire una dieta è importante per praticare questo tipo di sport. Poi c’è una preparazione fisica, tanta palestra, esercizi per il recupero del fiato. Quando sei in pedana, nei turni d’attesa, è fondamentale mantenere i ritmi cardiaci bassi, lì si gioca la “partita” della tensione. Il nostro è uno sport altamente nervoso e psicologico: un singolo pensiero nella testa può indurti all’errore nel piattello decisivo. Una piccola distrazione può farti perdere una gara importante. I sacrifici, a mio avviso, in ogni settore della vita, sono fondamentali per raggiungere i successi.

Chi ti senti di dover ringraziare per i tuoi successi?

I ringraziamenti più grandi vanno a mio padre e a tutta la mia famiglia che mi hanno seguito sempre, in ogni circostanza. Altra figura fondamentale è il mio mister, Alfredo Minniti, di Villa San Giovanni, che con dedizione e professionalità si è dedicato alla mia crescita umana e professionale. E poi tutti i miei amici che mi hanno sostenuto per ottenere i successi.

La tua vittoria è stata molto importante. In Calabria, finalmente, non si “spara” solo per delinquere. Che messaggio di speranza vuoi mandare a Taurianova e a tutta la Calabria?

Lo sport, per i giovani, è il veicolo giusto per combattere la criminalità. L’attività sportiva toglie i ragazzi dalla strada, insegna il rispetto delle regole, ti fa lottare per una competizione sana. Proprio come è successo con me.

Si ringrazia Federico Romeo per la cortesia e la disponibilità