Tallini interroga Oliverio sulla trasparenza della SUA Il consigliere regionale del Gruppo Misto, Mimmo Tallini, avanza dubbi sulla regolarità degli appalti affidati dalla Stazione Unica Appaltante della Regione
In merito al bando di gara indetto dalla Stazione Unica Appaltante per l’affidamento del Servizio di ristorazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere, il consigliere regionale del “Gruppo misto” Mimmo Tallini, ha rivolto un’interrogazione al Presidente della Regione.
Tallini sostiene che “la Stazione Unica Appaltante della Regione (istituita con legge regionale allo scopo di assicurare la correttezza, la trasparenza e l’efficienza della gestione dei contratti pubblici) ha indetto un bando di gara per l’affidamento del Servizio di ristorazione delle Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione Calabria per un importo complessivo di € 62.910.604,94”.
Inoltre, il consigliere regionale sottolinea che: “la gara comprende una diversa durata del servizio a seconda dei lotti; include diversi capitolati con regole di partecipazione non unitarie e con un solo disciplinare di gara; è divisa in più lotti con una totale mancanza di coordinamento e interazione tra loro; ha previsto un’unica Commissione aggiudicatrice anziché più Commissioni; il disciplinare della gara in questione non garantisce il necessario rispetto delle regole di leale concorrenza, quale ad esempio la richiesta del possesso di alcune certificazioni importanti e indispensabili alla gestione del servizio medesimo (certificazioni di qualità ISO relativi alla sicurezza alimentare, ambientale, di sicurezza sul lavoro, etc.); ha limitato il possesso di una sola certificazione, nonostante trattasi della gestione di servizi complessi all’interno di Aziende Sanitarie ed Ospedaliere”.
Tallini nell’interrogazione puntualizza che: “la gara riscontra notevoli diversità di regole tra i vari lotti, rispetto anche ai requisiti di partecipazione, ai criteri di valutazione nonché all’attribuzione dei punteggi, dando ad alcuni lotti più importanza di altri; non presenta criteri omogenei nei requisiti di partecipazione, ravvisando difformità rispetto al fabbisogno ordinario; presenta criteri non omogenei nella valutazione tecnica e nell’assegnazione dei punteggi, evidenziando un’evidente disparità di trattamento sul territorio regionale; presenta, a parità di servizi uguali richiesti, differenze tra i lotti e notevoli discordanze”.
Tallini fa altresì presente che “il 17 febbraio dello scorso anno (prot. n. 7546) i consiglieri regionali Demetrio Naccari Carlizzi, Carlo Guccione e Vincenzo Ciconte avevano già interrogato il Presidente della Giunta regionale in merito alla stessa procedure di gara” e che “il nuovo Commissario straordinario ha indicato tra i criteri generali da osservare necessariamente e relativi alla spending review il rigore politico e l’unitarietà della spesa”.
Sulla scorta delle osservazioni contenute nell’interrogazione, il consigliere regionale chiede al Presidente della Regione “di disporre una necessaria verifica rispetto al corretto adempimento della procedura di affidamento in termini di trasparenza e prevenzione di fenomeni corruttivi; di conoscere se ricorrono gli estremi per ravvisare un utilizzo improprio di quanto previsto dalla legge regionale n. 26/2007 (art. 6), dal momento che la gara in questione non risponde ad esigenze di contenimento della spesa pubblica”; “di conoscere il riscontro all’interrogazione presentata il 17 febbraio 2014 per la stessa procedure di gara a firma dei consiglieri regionali Demetrio Naccari Carlizzi, Carlo Guccione e Vincenzo Ciconte” e, infine, “di sapere se è intenzione della Giunta regionale, in attesa di conoscere l’esito delle necessarie verifiche di legittimità, sospendere il bando in questione”.
L’interrogazione è stata inoltrata, per conoscenza, anche al Commissario Straordinario della Sanità Massimo Scura ed al responsabile dell’Anticorruzione della Regione Maria Gabriella Rizzo.