Frosinone, pronto soccorso in tilt: la manager ‘deospedalizza’ Assotutela: "Ieri 75 persone in attesa tra mille disagi. La dg Mastrobuono pensa ad un ospedale senza letti"
“C’è una nuova specie di manager nelle nostre aziende sanitarie: il
direttore-filosofo. Dopo eclatanti casi a Roma, adesso anche a Frosinone la
direttrice Isabella Mastrobuono fa grandi elucubrazioni mentali parlando di
superamento dell’ospedale. Ė evidente che ci troviamo di fronte ad
amministratori completamente avulsi dalla realtà”. Lo dichiara il
presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato. “Avesse fatto una passeggiata
il 3 giugno nel pronto soccorso dell’ospedale di Frosinone, da lei
amministrato, forse la direttrice non azzarderebbe certe ardite previsioni.
I risultati dello sbandierato modello della nuova sanità del Lazio produce
questo: pronto soccorso come un girone dantesco, vicino ai livelli di Roma
e nessuno pronto a porre rimedio a tale esplosiva situazione. Non bastano i
pannicelli caldi di qualche assunzione, servirebbero modifiche
organizzative strutturali. Ma ciò è insperabile in una Asl in cui si
chiudono anche le postazioni del centralino, si unifica tutto, senza
fornire le giuste istruzioni agli operatori, così da indurre in confusione
chi chiama e chi risponde. Più che di nuova sanità del Lazio, si può
parlare di sanità all’arrabbiata, nel senso delle continue angherie cui
sono sottoposti i cittadini”, conclude il presidente.