AIDAA: «Giù le mani dagli orsi del Trentino» L'associazione animalista preoccupata per il destino degli orsi bruni delle Alpi dopo che mercoledì scorso un esemplare di questi ha aggredito un uomo che faceva jogging
L’associazione italiana difesa animali ed ambiente – AIDAA denuncia l’ennesima campagna tesa a raggiungere l’obbiettivo di eliminare gli orsi che vivono liberi (grazie ad un programma finanziato dall’Unione Europea alla quale l’Italia ha liberamente aderito) nelle alpi trentine e più in generale nelle alpi Italiane.
Dopo l’aggressione avvenuta nel pomeriggio di mercoledi quando un podista è stato aggredito da un orso mentre si trovava nei boschi sopra Cadine in provincia di Trento (a lui auguriamo pronta guarigione) si riaccendono i riflettori sulla vicenda della presenza degli orsi sulle alpi con le solite richieste di cacciatori ed altri personaggi di catturare gli orsi in quanto ritenuti pericolosi.
AIDAA ritiene invece che si debba andare nella direzione diametralmente opposta e vale a dire vietare gli insediamenti umani nelle zone popolate dai plantigradi. “Da tempo denunciamo un clima di ostilità
verso gli orsi che vivono sulle alpi italiane -ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- speriamo che questo spiacevole incidente non serva a rinfocolare antiche ostilità nei confronti degli orsi,
ostilità alimentate dagli speculatori che vorrebbero utilizzare quelle zone alpine per allargare ulteriormente gli insediamenti umani. Giù le mani dagli orsi”.
AIDAA oggi stesso manderà una nota al ministro dell’ambiente proprio per evitare che si giunga a situazioni estreme come quella che lo scorso anno portò alla morte dell’orsa Daniza.