“La misura è colma. Questa mattina sugli organi di stampa è riportata la notizia dell’imminente chiusura del Forlanini, portata avanti dalla direzione come un’intimazione di sfratto ai malati. Per questo lunedì mattina presenteremo un esposto presso la Procura della Repubblica di Roma.
La direzione aziendale, la Regione Lazio e la cosiddetta cabina di regia, non possono contrastare la volontà dei cittadini, manifestata in mille modi, procedendo al trasferimento coatto senza una programmazione, senza trasparenza sul futuro della struttura e senza alternative valide per i
pazienti ed i servizi ancora presenti nell’edificio di Monteverde. Gli inspiegabili furti di rame – non si comprende come escano quintali di materiale con la vigilanza presente – non possono giustificare una
decisione tanto sciagurata presa sulla pelle dei cittadini. A meno che non si vogliano favorire gli amici degli amici. Non vorremmo che i furti di rame siano su commissione per accelerare la chiusura dell’ospedale stesso” Conclude la nota il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato.
“Da quanto si è potuto apprendere da fonti che sono al vaglio della magistratura, sembrerebbe che alcune cooperative vicine a Buzzi, gestiscano ancora dei servizi all’interno del nosocomio stesso. Sarebbe interessante conoscere, chi e secondo quale criterio ne sarebbe coinvolto.” Così in una
nota l’Avvocato Antonio Petrongolo, legale di AssoTutela.