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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Antimafia, i Cinquestelle contestano Rosy Bindy Non consentirebbe un lavoro esaustivo della Commissione nella Regione

Antimafia, i Cinquestelle contestano Rosy Bindy Non consentirebbe un lavoro esaustivo della Commissione nella Regione
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CATANZARO – Lanciano l’allarme i parlamentari del Movimento CinqueStelle appartenenti alla commissione parlamentare antimafia in visita oggi in Calabria per ascoltare i vescovi delle diocesi in punta allo Stivale. A finire nel mirino è la situazione della Sanità calabrese e i rischi di infiltrazione da parte della ‘ndrangheta, il tutto non senza una forte connotazione polemica e un attacco al Pd.

«Grazie al presidente Rosy Bindi – asseriscono i componenti M5s della Commissione Antimafia, oggi in Calabria, guidati dal senatore Luigi Gaetti e dal deputato Riccardo Nuti – il Partito Democratico ha evitato l’audizione in commissione Antimafia dell’assessore regionale Antonino De Gaetano, fondamentale per tracciare il quadro politico sulla costruzione dei quattro nuovi ospedali calabresi, che presenta profondi e risaputi dubbi di legalità».

Per gli esponenti del M5S la sanità calabrese è «colonizzata da ‘ndrangheta e politica e adesso è sotto Piano di rientro. Nel complesso si spenderà circa mezzo miliardo di euro per i nuovi ospedali. L’assessore De Gaetano, su cui vi sono informative ignorate, ha molto da riferire e con una mossa furba è stato sottratto alle nostre domande. Avrebbe avuto un senso sentire De Gaetano, come noi avevamo chiesto, e a parte il governatore della Calabria, Mario Oliverio, che ha completamente ignorato le questioni scottanti già esposte dal Movimento 5 Stelle in merito ai nuovi ospedali da costruire. Al contrario, Oliverio si è affrettato a sottoscrivere protocolli legalitari, come se ciò bastasse, in una regione come la Calabria, a escludere interessi o partecipazione delle ‘ndrine rispetto a tali opere».

In conclusione i parlamentari del Movimento guidato da Beppe Grillo, prendono atto «della scelta della presidente Bindi, eletta proprio in Calabria, che nella fattispecie ha ridotto il lavoro della commissione Antimafia a un rito, vuoto e inutile. Questa vicenda impedisce di ricostruire pienamente in Commissione che cosa sia accaduto negli ultimi anni in Calabria con l’emergenza sanitaria e con l’accordo col Ministero della Salute per la realizzazione dei nuovi ospedali. Finanziati, lo ricordiamo, con soldi della Protezione civile».