Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), LUNEDì 02 DICEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Vescovi calabresi si schierano contro la ‘ndrangheta Presa di posizione netta dopo l'incontro con l'Antimafia: "Il malaffare è l'Anti-Vangelo"

Vescovi calabresi si schierano contro la ‘ndrangheta Presa di posizione netta dopo l'incontro con l'Antimafia: "Il malaffare è l'Anti-Vangelo"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

LAMEZIA TERME – «Lo Stato deve essere presente perché l’antistato non vinca. Alla ‘ndrangheta lo abbiamo detto con chiarezza: voi siete l’antiVangelo». A sostenerlo è stato il presidente della Conferenza episcopale calabra mons. Salvatore Nunnari dopo l’incontro di oggi con la Commissione parlamentare antimafia.

Al termine della riunione il presule e la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, hanno incontrato i giornalisti. La visita della Commissione antimafia è stata accompagnata anche dalle polemiche e dalle critiche rivolte dal Movimento 5 Stelle rispetto alla mancata audizione dell’assessore regionale Nino De Gaetano (LEGGI).

«Bisogna pensare ai giovani – ha detto mons. Nunnari – la mafia si combatte con la certezza del domani. Quello di oggi è stato un momento molto bello per la società, per la Chiesa e per le istituzioni, un momento storico. Nel crocevia c’è l’uomo e questo è il motivo principale che ci ha visto oggi insieme». Oggetto dell’incontro è stata la lettera pastorale “Testimoniare la verità nel Vangelo” del 25 dicembre 2014 che, ha ribadito Nunnari «non è stata scritta contro qualcuno. Le nostre 12 Chiese locali si sono ritrovate insieme, convinte che la ‘ndrangheta è il grande male della Calabria e per chiarire agli ‘ndranghetisti che loro con la Chiesa non hanno nulla a che fare: possono avere immaginette ed altro, ma con la Chiesa e con il Vangelo non hanno nulla a che fare. Non è la Chiesa che li ha messi fuori, sono loro che si sono messi fuori. La Chiesa li aspetta con la conversione per riaverli dentro, però nella chiarezza delle posizioni e non possono avere il consenso della Chiesa perché sono l’antichiesa».

«Chi è nell’errore – ha detto ancora il presule – ritrovi la strada del ritorno, allora ci sarà colloquio. La Chiesa non giudica, incontra. Misericordia e giustizia vanno insieme».