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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Corigliano, Nesci e Sapia in difesa dell’Ospedale I reparti di Ginecologia e Chirurgia non devono essere sacrificati

Corigliano, Nesci e Sapia in difesa dell’Ospedale I reparti di Ginecologia e Chirurgia non devono essere sacrificati
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«È gravemente illecito l’attuale smantellamento della sanità funzionale a
obiettivi contabili posti al di fuori della della sovranità popolare e
promanante da sue limitazioni operate senza condizioni di parità con gli
altri Stati». È un passo centrale della lettera per l’ospedale inviata al
commissario alla sanità calabrese, Massimo Scura, e al governatore Mario
Oliverio, a firma della deputata M5s Dalila Nesci e da Francesco Sapia,
consigliere comunale di Corigliano (Cosenza) con i 5 stelle. La missiva è
stata anche trasmessa al governo centrale e al sindaco di Corigliano,
Giuseppe Geraci. Nel testo è accusato il sistema dell’euro dei tagli
all’ospedale civico, con precise richieste per la salute nel territorio.

«Non vogliamo – scrivono Nesci e Sapia – che i reparti di Ginecologia e
Chirurgia vengano sacrificati, il che sarà presto argomento di forte
disputa politica. È assurdo, poi, che per un ecocardiogramma ci voglia
l’anno prossimo e che non sia possibile prenotare mammografie. Oltretutto,
nell’ospedale si trova un centro per la procreazione assistita inaugurato
ma chiuso. Si tratta di un esempio singolare della sanità calabrese, nella
quale si toglie l’utile e resta quanto non serve o addirittura non esiste».
«Ancora – scrivono Nesci e Sapia – ci sono dottori che hanno responsabilità
di primario in più presìdi; il che non è serio, a prescindere dalle
capacità del singolo medico. Pesanti criticità si riscontrano anche in
Pediatria, mentre il reparto di Psichiatria dovrebbe essere completamente
diverso nei locali ma sembra, senza iperbole, un luogo di tortura del primo
Novecento». «Non è pensabile che la dignità dei pazienti, dei loro
familiari e degli stessi sanitari sia così facilmente calpestata». Altre
richieste di Nesci e Sapia, pronti alla battaglia, riguardano la necessità
di climatizzazione in Chirurgia, il rimpiazzo del personale, una verifica
sulla concorrenza pubblico-privato e il ritorno dell’Ortopedia.