Oppido Mamertina (RC) – Operazione Nemesi: tentato
omicidio, estorsione, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco questi
i reati contestati a Giuseppe Gattellari, classe 82 raggiunto nel novembre 2014
da ordinanza di custodia cautelare in carcere, insieme a Giorgio Feliciano,
classe ’35 e a suo figlio Domenico Feliciano, classe ’69, soggetti tutti
residenti a Messignadi, popolosa frazione del Comune di Oppido Mamertina,
appartenenti a famiglie coinvolte in passato in altri eventi delittuosi sulla
piana di Gioia Tauro.

L’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal
GIP del Tribunale di Palmi, Dott. Paolo Ramondino, su richiesta della Procura
della Repubblica di Palmi (RC), diretta dal Procuratore Capo f.f. Dott.
Emanuele Crescenti, che si è avvalso, per la gestione dell’indagine, dei suoi
sostituti Procuratori Dott. Salvatore Dolce e Dott. Francesco Ponzetta che
evidenziavano come i reati contestati al Gattellari fossero il frutto di atti
maturati in un ”contesto nel quale si respira a pieni polmoni la cultura
‘ndranghetista, dell’omertà e della giustizia personale”. L’indagine prendeva
avvio nel settembre 2011, quando venivano esplosi alcuni colpi di pistola
contro l’autovettura di Domenico Feliciano.

Il presunto autore del tentato omicidio e dell’intimidazione ai danni del Feliciano veniva identificato nel Giuseppe Gattellari il quale avrebbe compiuto il gesto dal chiaro contenuto estorsivo al
fine di recuperare un credito di 3.500 euro vantato già da molto tempo nei
confronti di Feliciano. A seguito della scelta del rito abbreviato si è
celebrato il processo dinanzi al Gip- Gup Dott. Giulio De Gregorio, alla
presenza del sostituto procuratore Dott. Francesco Ponzetta che aveva chiesto
per il Gattellari la condanna ad 8 anni di reclusione. Il Giudice Dott. De
Gregorio ha emesso, invece, sentenza di assoluzione nei confronti dell’imputato
Gattellari per i reati di tentato omicidio, porto e detenzione abusiva di arma
comune da sparo e derubricazione del reato di estorsione nella fattispecie di
esercizio arbitrario delle proprie ragioni e per quest’ultimo reato sentenza di
non doversi procedere per mancanza di querela.

E’ stata accolta, infatti, appieno la tesi
difensiva del difensore di fiducia dell’imputato Giuseppe Gattellari, l’Avv.
Glenda Prochilo del Foro di Palmi, con conseguente remissione
in libertà del Gattellari.