Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

«Scelte sanità siano orientate solo da esigenze delle comunità» Il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, ritorna sul tema dell'’istituzione della Cardiochirurgia agli Ospedali ‘Riuniti’ di Reggio Calabria

«Scelte sanità siano orientate solo da esigenze delle comunità» Il consigliere regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò, ritorna sul tema dell'’istituzione della Cardiochirurgia agli Ospedali ‘Riuniti’ di Reggio Calabria
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“L’istituzione della Cardiochirurgia agli Ospedali ‘Riuniti’ risponde a parametri oggettivi ed inderogabili di copertura di un presidio salva-vita in un’area vasta e popolosa come quella della futura Città Metropolitana”.
E’ quanto afferma in una nota, il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò.
“In materia di sanità, l’unico indirizzo che deve orientare le scelte della politica è rappresentato dai bisogni reali della comunità che deve poter accedere ai servizi assistenziali primari e di emergenza-urgenza, a maggior ragione nei casi in cui è a rischio la stessa vita delle persone” – sottolinea Nicolò.
Secondo il capogruppo di Fi: “E’ fuorviante e sconsiderato, quando si parla di sanità, alimentare discussioni faziose ed interpretare atteggiamenti campanilistici al mero scopo di fare valere le priorità dei propri territori. La salute dei cittadini – evidenzia Alessandro Nicolò – va oltre e necessita di una pronta assunzione di responsabilità della classe politica dirigente che superi qualsiasi preclusione ideologica. Rispetto all’istituzione del ‘Centro Cuore’ presso il nosocomio reggino, sono stati inoltre consumati tutti i passaggi politici ed istituzionali”.
“Adesso – conclude Alessandro Nicolò – si tratta solo di dare seguito con solerzia alle decisioni assunte che rispondono a precisi standard di qualità ed efficacia nell’assistenza sanitaria che deve onorare il sacrosanto diritto dei cittadini ad essere curati nell’ambito di una rete ospedaliera e territoriale d’eccellenza, capace di contenere il fenomeno dell’emigrazione sanitaria soprattutto rispetto ad un servizio per il quale la Regione, e dunque gli stessi calabresi, pagano i costi di funzionamento, sebbene il reparto non sia mai stato aperto”.