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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Cannizzaro chiede notizie sui lavoratori “Calabria Verde” Il consigliere regionale della Casa delle Libertà ha interrogato il presidente Oliverio sul pagamento delle spettanze ai lavoratori del servizio di sorveglianza della rete idrografica regionale

Cannizzaro chiede notizie sui lavoratori “Calabria Verde” Il consigliere regionale della Casa delle Libertà ha interrogato il presidente Oliverio sul pagamento delle spettanze ai lavoratori del servizio di sorveglianza della rete idrografica regionale
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“Un’interrogazione per comprendere le ragioni del mancato pagamento degli emolumenti ai dipendenti del Servizio Monitoraggio e Sorveglianza della rete idrografica regionale di ‘Azienda Calabria Verde’, tesa a capire soprattutto quale soluzione immediata s’intenda adottare per risolvere, e non più tamponare, questa drammatica situazione”.
Ne è proponente il presidente del gruppo della Casa delle Libertà alla Regione, Francesco Cannizzaro che nel documento depositato oggi presso gli uffici della Segreteria Generale del Consiglio, ha ricostruito la vicenda, richiamando “l’omesso pagamento delle mensilità di giugno e 14° mensilità dell’anno 2015 oltre che delle mensilità di settembre, ottobre, novembre, dicembre e 13° mensilità del 2014”.
Nell’interrogazione indirizzata al presidente Mario Oliverio con richiesta di risposta scritta, Francesco Cannizzaro “censura l’inadempienza che ha messo in ginocchio ben 286 famiglie calabresi in un momento di grande difficoltà”.
“I lavoratori del comparto, strategico per la prevenzione e la mitigazione del rischio idro-geologico in una regione che presenta altri livelli di rischio – afferma Cannizzaro – assicurano giornalmente un servizio di qualità, pur operando in condizioni di disagio, senza adeguati mezzi e soprattutto senza il corrispettivo stipendiale dovuto. Si adottino, dunque, senza esitazione, tutte le misure atte a far tornare nell’alveo della normalità una situazione non più sostenibile per gli operatori del settore e per le loro famiglie affinché – conclude Francesco Cannizzaro – non si creino in una regione dal già fragile tessuto economico, ulteriori occasioni di allarme sociale”.