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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Chiaravalle, attivata prima casa della salute in Calabria La Regione si è mossa per la riconversione di alcuni presidi ospedalieri

Chiaravalle, attivata prima casa della salute in Calabria La Regione si è mossa per la riconversione di alcuni presidi ospedalieri
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Nell’ambito del programma di riordino del
Servizio sanitario regionale, la Regione Calabria si è determinata per la riconversione
di alcuni presidi ospedalieri in Casa della Salute. Tale scelta è stata sicuramente
condizionata dalla necessità di ridimensionare la rete ospedaliera da una parte
e, dall’altra, di rifondazione della rete territoriale, utilizzando risorse provenienti
dal POR Calabria.
Una prima considerazione deve essere offerta a tale proposito per spiegare le difficoltà
e le resistenze che hanno accompagnato tale processo. Da una parte, difatti, le cittadinanze
interessate da tale percorso hanno vissuto la chiusura dei presidi ospedalieri in
una prospettiva negativa di perdita di una tutela e di garanzie assistenziali. Dall’altra,
gli operatori coinvolti hanno vissuto tale prospettiva come un vero e proprio declassamento
della propria professionalità vivendo, quindi, essi stessi, una fase di disorientamento
e disagio lavorativo.
Un’analisi più obiettiva porta invece a ritenere come il processo di trasformazione
avviato dalla Regione Calabria rappresenti una grande opportunità soprattutto se
vissuta alla luce dei mutati bisogni assistenziali, dell’affermarsi delle condizioni
di cronicità e, di conseguenza, del dover perseguire una rifondazione del sistema
delle cure primarie riposizionando il baricentro dell’assistenza sul territorio
e non già sull’attività ospedaliera, riservata alle acuzie e, soprattutto, da
concentrare in presidi in grado di garantire, attraverso una casistica quali-quantitativamente
idonea, l’adeguatezza degli interventi assistenziali.
Alla luce di tali preliminari considerazioni, l’Asp di Catanzaro ha ritenuto che
l’attivazione delle funzioni della Casa della Salute di Chiaravalle dovesse essere
accompagnata da un percorso formativo esteso peraltro ai comuni ed alle organizzazioni
di rappresentanza dei cittadini, indispensabile per rimuovere lo scetticismo di questi
ultimi e per guidare il riposizionamento degli operatori. Preliminarmente l’Asp
ha predisposto, secondo le indicazioni regionali, il progetto iniziale e lo studio
di fattibilità realizzato, quest’ultimo in collaborazione con il Formez.
Nell’ottobre 2014, nelle more dell’avvio della ristrutturazione dell’ex presidio
ospedaliero (finanziata per 8 milioni di euro e comprensiva della tecnologia), per
la quale è stata già affidata la gara di progettazione – direzione lavori – vulnerabilità
sismica, l’Azienda, di concerto con la Regione, ha provveduto ad avviare le attività
proprie della Casa della Salute, così per come identificate nel DPGR n. 185/2012.
Il primo passo non poteva che essere rappresentato dall’ingresso nella Casa della
Salute dei medici di assistenza primaria.
Prima esperienza di livello regionale, da dicembre 2014 i medici di assistenza primaria
che operano nell’ambito territoriale di riferimento, aggregati in forma associata
complessa, operano all’interno della Casa della Salute in una area a loro dedicata.
Prima esperienza nella Regione Calabria, in contiguità con i medici di assistenza
primaria è stato attivato un ambulatorio infermieristico. Presso la Casa della Salute
è stato attivato il Punto unico di accesso (PUA) e in contiguità sono state attivate
le funzioni di valutazione multidimensionale, decentrandosi così dalla sede distrettuale
le attività di accesso ai servizi e di valutazione dei bisogni complessi.
Si è poi provveduto a decentrare le attività di Assistenza Domiciliare, secondo
la più complessa visione di sistema definita col DPGR n. 12/2011.
A questo punto, nel breve volgere di pochi mesi, ha cominciato a prendere forma l’assetto
organizzativo-funzionale della Casa della Salute.
In rapida successione, vengono qui di seguito elencati i servizi attivi:
1. Ambulatori medici di Assistenza Primaria
2. Continuità Assistenziale (guardia medica)
3. Punto Primo Intervento
4. Postazione 118
5. Ambulatori specialistici (deve annotarsi anche la recente attivazione di un
ambulatorio per le cure palliative)
6. Punto Unico di Accesso
7. Unità di Valutazione Multidimensionale
8. Servizio ADI
9. Consultorio
10. Ambulatorio CSM
11. Ambulatorio SERT
12. N.P.I
13. Articolazione Dipartimento di Prevenzione (Medicina Legale Ufficio Vaccinazioni)
14. Servizio di Riabilitazione (allo stato solo ambulatoriale ma in via di accreditamento
per divenire una riabilitazione estensiva extraospedaliera a ciclo diurno e residenziale)
Da circa un mese, in via sperimentale, è stato altresì attivato un ambulatorio
per le fragilità, gestito da uno specialista geriatra. Il processo di trasformazione
è accompagnato da un parallelo percorso formativo organizzato in collaborazione
con l’Osservatorio Regionale sulla Salute del cittadino (ORSAC), istituito presso
l’Università Magna Graecia di Catanzaro. Tale percorso, di durata annuale, è
incentrato sulla governance comunitaria per la salute e si accompagna ad eventi formativi
collaterali relativi a:
-integrazione sociosanitaria dei percorsi di cura
-procedure infermieristiche
-sistemi di valutazione multidimensionale
-definizione dei PDTA
Tale percorso formativo partecipino i comuni dell’ambito, Cittadinanza Attiva,
l’AISM, l’UILDM, l’AVIS, le associazioni culturali presenti sul territorio.
Grazie a tale percorso sono stati attivati 4 tavoli di lavoro tra cui deve sottolinearsi
quello relativo al forum dei cittadini che consente di concretizzare, forse unico
esempio nella regione, una reale programmazione partecipata.
Da circa un mese è stata avviata specifica sperimentazione di telemedicina grazie
ad un progetto regionale (Smart health). Non può infine trascurarsi di ricordare
come la Casa della Salute di Chiaravalle aderisca ad un network di confronto nazionale
coordinato dall’AUSL di Parma.