Jeans contaminati a rischio cancro Dubbi in Australia per la possibilità che siano ancora sugli scaffali dei negozi australiani
Un’allerta lanciata dalla Commissione australiana per la Concorrenza e i Consumatori
(ACCC) circa 16 mesi fa aveva posto la questione circa i rischi connessi all’uso
di coloranti per i jeans.L’avvertimento in questione riguardava i prodotti denim
contaminati con coloranti azoici ritenuti cancerogeni.I test della Commissione erano
iniziati a nel 2013, che avevano portato nel successivo maggio al richiamo di 200.000
articoli, tra cui più di 20 tipi di jeans, uno di lenzuola e federe.Tuttavia ha
precisato il vicepresidente dell’ACCC Delia Rickard che «Non è possibile dare una
garanzia generale, che non vi siano più in commercio prodotti contenenti coloranti
azoici”.”Quello che posso dire è che stiamo lavorando per il nostro meglio per fermarli
“. Giovedi scorso, un avviso di richiamo è stato emesso per un particolare di jeans
femminile Elly skinny ed anche tre tipi di pantaloni da uomo di marca Mody che erano
venduti attraverso un rivenditore online theiconic.com.au.Le preoccupazioni delle
associazioni dei consumatori australiane ora riguardano “il come” il governo potrà
regolamentare il settore in cui i rivenditori locali si riforniscono di prodotti
provenienti dall’estero, dove sono ancora utilizzati questi coloranti.Si tratta di
una notizia che avrebbe dovuto fare il giro del mondo proprio per le ragioni espresse
dalle associazioni dei consumatori dall’altro capo del globo, e che per Giovanni
D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”, merita l’attenzione delle
istituzioni europee e nazionali per verificare se prodotti con lo stesso tipo di
colorante siano commercializzati anche nell’UE anche attraverso i canali online.