Caso Alaco, Nesci e Parentela (M5s) sollecitano Oliverio I due parlamentari pentastellati hanno incontrato stamattina il prefetto di Catanzaro Luisa Latella
«Sul caso dell’Alaco la Regione Calabria si è inspiegabilmente fermata, come se non ci fosse alcun problema». Lo dichiarano i deputati M5s Dalila Nesci e Paolo Parentela, i quali stamani hanno incontrato per aggiornamenti il prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, che pure su richiesta dei parlamentari M5s ha da tempo avviato un tavolo tecnico, dopo le allarmanti conclusioni di un’inchiesta della Procura di Vibo Valentia sulla salubrità dell’acqua dell’invaso, che potabilizzata arriva nelle case di 600 mila calabresi.
Nesci e Parentela sottolineano: «La Regione non ha adottato alcun provvedimento di cautela, benché sia passato oltre un anno da quando la procura ha comunicato pubblicamente elementi molto gravi. Da allora i cittadini, le associazioni e i comitati non hanno più avuto risposte ufficiali». «Stando alle carte note, il problema – evidenziano i due deputati M5s – è a monte e riguarda l’acqua che riempie l’invaso Alaco. Il fatto che il suo custode giudiziario sia il dg del dipartimento è un vantaggio per l’amministrazione regionale, che finora è stata silente e irresponsabile».
«Oliverio – concludono Nesci e Parentela – non ha mai risposto alle nostre sollecitazioni. Ci auguriamo che ora rimedi. Inoltre, chiediamo al prefetto di Vibo Valentia di convocare al più presto i comitati civici, per il punto sulla situazione».