Lsu-Lpu, cinque sindaci della Piana mobilitati contro la precarietà La questione riguarda 4mila lavoratori. Chiesta la proroga fino a dicembre
Un vertice tra i primi cittadini di 5 comuni della Piana per affrontare il problema dei lavoratori Lsu-Lpu. Si sono riuniti a Cinquefrondi i sindaci e i commissari prefettizi dei comuni di Cittanova, Cinquefrondi, Rizziconi, Rosarno, Varapodio per affrontare nello specifico la questione relativa alla contrattualizzazione del lavoratori LSU e LPU, al fine di evitare che gli stessi possano ricadere nuovamente in una costante precarietà.
La questione riguarda i circa 4.000 lavoratori già contrattualizzati e per i quali è necessario procedere alla finalizzazione dei contratti fino al 31 dicembre 2015.
I fondi destinati dalla Regione Calabria (38 milioni di euro) sono già stati trasferiti ai comuni ed agli altri enti, ma rischiano, e questa è la beffa, di non poter essere utilizzati.
Ma ecco che arriva la soluzione legislativa. Come rilevato dai sindaci, è infatti necessario che venga approvato, in sede di conversione del decreto legge sugli Enti locali, l’emendamento che parifica il finanziamento regionale a quello ministeriale, anche ai fini delle deroghe necessarie per prorogare i contratti fino al prossimo 31 dicembre.
I primi cittadini fanno notare che la Regione ha già trasferito ai rispettivi Comuni le somme necessarie per attivare la proroga ma prendono atto dell’impossibilità normativa di utilizzare dette risorse.
Serve urgentemente, giova ripeterlo, un semplice provvedimento legislativo che, tra l’altro, non comporta alcuna variazione di spesa per il governo.
Ricercando una positiva soluzione per questa delicata questione i sindaci hanno immediatamente investito il Presidente dell’Associazione dei primi cittadini della Piana Francesco Nicolaci affinché venga convocata nell’immediato una riunione del Comitato dei sindaci che affronti l’argomento e porti il problema all’attenzione del governatore Oliverio e dei competenti dipartimenti regionali.