Gioia Tauro, due operazioni dei Carabinieri Un arresto a Rosarno per droga. Due persone sono finite in manette a San Ferdinando per furto di materiale ferroso vario
Intense e proficue giornate di lavoro per i Carabinieri della Compagnia CC di Gioia Tauro.
Lo scorso 25 luglio, a Rosarno, in via Rossini nr. 11, a seguito di prolungata perquisizione nell’ambito di un più ampio servizio di controllo del territorio disposto dalla Compagnia dei Carabinieri di Gioia Tauro, i militari della dipendente Tenenza e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, traevano in arresto, in flagranza di reato, CACCIOLA Giuseppe, di anni 20, incensurato.
Il giovane si è reso responsabile del reato di cui all’art. 73 co. 01 d.p.r. nr. 309/90 (coltivazione di sostanza stupefacente), in quanto veniva trovato in possesso di gr. 20 di cannabis indica del tipo “marijuana”, nr. 02 piantine essiccate di cannabis indica del tipo “marijuana” e nr. 04 piantine, ancora innestate nel terreno, di cannabis indica del tipo “marijuana”, dell’altezza di circa cm. 30 cadauna. L’arrestato, veniva tradotto, nella stessa mattinata, presso il Tribunale Ordinario di Palmi, per la celebrazione del rito direttissimo, al termine del quale, a seguito di udienza di convalida dell’arresto, veniva sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Ulteriori accertamenti sono in corso da parte degli inquirenti, i quali stanno vagliando l’ipotesi del coinvolgimento di altri giovani rosarnesi nell’illecito traffico di droga.
CACCIOLA GIUSEPPE CL ’94
Nella notte tra il 26 ed il 27 luglio scorsi, a San Ferdinando, nei pressi della 1° zona industriale, un equipaggio dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro, interveniva prontamente, traendo in arresto, in flagranza di reato, ZUNGRI Vincenzo, rizziconese, di anni 56 e CARBONE Michele, di anni 46, entrambi pluripregiudicati anche per reati specifici, quest’ultimo in atto affidato in prova ai servizi sociali. I Carabinieri, con lucidità e rapidità, coglievano i predetti mentre, all’interno del capannone della ditta “Ekotec”, erano intenti ad asportare un ingente quantitativo di materiale ferroso vario, che stavano caricando su un trattore con rimorchio, anch’essi di dubbia provenienza su cui sono in corso i relativi accertamenti.
Nella circostanza, venivano rinvenuti e sequestrati, anche, una motosega circolare appena asportata e diversi arnesi da scasso trovati indosso ai due malviventi.
Gli arrestati venivano tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
ZUNGRI VINCENZO CL ’59
CARBONE MICHELE CL ’69
Anche in questo caso, la tempestività e la bravura degli uomini della Benemerita, in servizio preventivo sul territorio ed a bordo delle veloci “gazzelle”, hanno permesso di sventare un altro dei reati predatori che ultimamente si stanno verificando nella Piana, spesso in danno di aziende dismesse o comunque geograficamente isolate.