Niente più tassa di ancoraggio al porto di Gioia Tauro Il comitato portuale ha deliberato un taglio netto alle spese per rilanciare la competitività della struttura
Niente più tasse di ancoraggio e ottimizzazione totale delle spese, l’Autorità portuale di Gioia Tauro prova a rilanciare lo scalo mediterraneo stanziando un finanziamento di tre milioni di euro che andrà a coprire il mancato incasso della tassa che veniva pagata dalle compagnie che facevano ingresso nel porto.
Un provvedimento che è stato approvato all’unanimità nella riunione del comitato portuale, attraverso la delibera di una manovra finanziaria che intende riassestare il bilancio dell’Ente, riducendo la spesa corrente e rilanciando la competitività del Porto che si priva finalmente di una tassa che già non esiste negli altri scali merci internazionali.
Il commissario straordinario Davide Giuseppe Barbagiovanni ha reso pubblica la volontà di aumentare a fine anno le disponibilità economiche per questo importante provvedimento, monitorando l’attività finanziaria del porto e individuando le aree dove è ancora possibile ridurre la spesa.
«Al fine di poter completare l’iter di abbattimento delle tasse d’ancoraggio – fanno sapere dall’Autorità portuale – dovranno giungere dalla Regione Calabria, per le proprie competenze, gli atti e i finanziamenti già deliberati dalla giunta e inviati alla commissione del consiglio regionale, destinati a sostegno di tale misura, in un’ottica di condivisione del percorso tracciato a supporto dello sviluppo del porto».