Udicon avvia progetto “Adotta un angelo” Necessario sostenere attività per persone con disabilità motorie
“Le vacanze dovrebbero essere un diritto di tutti e, soprattutto, poter
decidere in completa libertà la meta del proprio soggiorno è quanto di più
scontato, purtroppo così non è per coloro che presentano delle disabilità
motorie – afferma Denis Nesci, Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. – per loro e le
loro famiglie, trovare una
struttura in grado di ospitarli diventa ogni anno un incubo e, i giorni
dedicati al relax, diventano un inferno, costringendo alcuni a rinunciare ai
giorni di vacanza”.
L’Unione per la difesa dei
consumatori, da sempre attenta alla tutela dei cittadini, ha avviato la prima indagine
conoscitiva che rientra nel progetto denominato “Adotta un angelo”, inviando
un
questionario a 160 strutture tra stabilimenti balneari, spiagge libere
attrezzate e villaggi turistici di tutta Italia, al fine accertare
l’accessibilità delle persone con disabilità motorie.
L’analisi nasce al fine di
individuare quante strutture balneari italiane siano idonee ad accogliere
persone che presentano delle disabilità, impianti privi di barriere
architettoniche, così come previsto dalla legge 5 febbraio 1992 numero 104
articolo 23 che prevede la rimozione di ostacoli per l’esercizio di attività
sportive, turistiche e ricreative.
Gli stabilimenti sono stati chiamati
a rispondere ad alcune domande che riguardano: la presenza di parcheggi
riservati, spogliatoi e bagni attrezzati per disabili, passerelle rimovibili in
acqua e per l’accesso all’area attrezzata, sedie da mare job.
Su 160 strutture a cui è stata
inviata l’indagine, solo una parte irrisoria ha risposto, dichiarando di essere
munita di passerelle di accesso all’aria attrezzata, sedie da mare job,
bagni attrezzati per disabili provvisti
di docce, passerella removibile per l’accesso in acqua.
“Nonostante siano sotto gli occhi di tutti evidenti carenze sotto il
punto di vista strutturale che impediscono la libera circolazione dei disabili,
sono rimasto sorpreso dal disinteresse mostrato dalle strutture balneari, non
capisco – aggiunge il Presidente dell’U.Di.Con. – se sia causato dal fatto che
non vogliano comprovare la non
conformità con le normative vigenti, oppure se sono del tutto indifferenti ad
una tematica che coinvolge una parte considerevole della popolazione; da parte
nostra – conclude il Presidente Nesci – c’è
la completa disponibilità a raccogliere segnalazioni da parte dei cittadini in
vacanza al fine di tutelarli, il nostro obiettivo è stato quello di adottare
un angelo”.