I parrocchiani di Riparo, Prumo e Cannavò ripuliscono Reggio I volontari della comunità parrocchiale Trecampaniliunsolocuore, armati di pala e scopa, hanno ripulito strade e piazze dei quartieri reggini
“Non bisogna diventare né eroi e neppure santi, ma cittadini responsabili e solidali, cristiani autentici nella ferialità”, questa frase è riportata, nella “miniguida ai nuovi stili di vita”, di Padre Adriano Sella, missionario Saveriano, che è stato, tra l’altro, negli anni scorsi, a Reggio Calabria per portare la sua testimonianza, in un momento in cui la città viveva uno dei tanti “momenti tristi” della sua storia.
Questo slogan, se pur con la “lentezza” che caratterizza l’uomo è stato recepito dalla comunità parrocchiale Trecampaniliunsolocuore di Riparo Prumo Cannavò che non pochi sforzi e sacrifici, ha avviato, partendo dalla custodia del territorio, una strada per il cambiamento.
Una commissione interna al consiglio pastorale, “Custodia del Creato Amore per il Territorio”, sotto la guida del parroco, ha iniziato a rimuovere erbacce, e quant’altro dalle strade del quartiere. E’ stata chiesta ai commissari, “l’adozione delle piazze”, convenzione rinnovata dall’attuale Amministrazione.
Si è proceduto alla messa a dimora di oltre mille piante tra alberi, cespugli e fiori (in parte donate ed in parte acquistate) con il coinvolgimento e la collaborazione di imprenditori privati, della scuola, degli stranieri e delle fasce più deboli, dei poveri, che afferiscono all’Emporio della Solidarietà “Genezareth un RIPARO per la crisi”
Un impegno, costante dunque, provocato dal disincanto politico e da chi non si arrende allo scoraggiamento, per vivere nel bello, nel pulito nonostante le richieste non ascoltate e le tasse pagate per il servizio, e piuttosto che rassegnarsi e lamentarsi, la scelta è stata quella di scendere in strada e pulire!
A distanza di circa due anni piazze e strade hanno cambiato volto: verde, piante fiori e pulizia sono il fiore all’occhiello di un territorio, che nonostante tutti i proclami, le parole e le promesse passate e presenti sembra sia dimenticato!
In occasione delle feste patronali, i volontari armati di attrezzi semplici, scope e pale (altro che decespugliatori e spazzamenti meccanizzati) hanno effettuato una pulizia straordinaria di piazze e strade rendendo il territorio più accogliente e pulito.
«Anche noi ci “vantiamo” ma di una cosa banale e normale in altri tempi e contesti. E’ l’esaltazione della normalità, il fregiarsi del proprio dovere, il vincere facilmente senza sudare. Qualcuno diceva, dopo aver fatto il proprio dovere considerarsi servi inutili o quantomeno come gli altri. Aspettiamo gesti più coraggiosi oltre la normalità e auspichiamo in una partecipazione attiva di tutti i cittadini e non solo le innumerevoli critiche e/o suggerimenti da salotto o da bar, ma piccoli gesti di responsabilità costruttiva e decorosa degna di cittadini figli della nostra cultura millenaria, non ancora arresi al fallimento paralizzante». Questo il messaggio diffuso dai volontari di una comunità che ha voglia di riscattarsi, di crescere nel rispetto e nell’amore per il bene comune, che mira alla riscoperta delle bellezze e della cultura del suo territorio; una comunità che vuole opporsi alle “schiavitù di oggi”: a quelle della cultura che ci impongono di credere a cose che non esistono dismettendo il rapporto relazionale, a quelle della politica, ai “ritagli del nulla”.
Una comunità che sogna un mondo nuovo, un’alternativa senza paura, complice per il bene comune, solidale sino in fondo, che intende tramutare l’impegno in sviluppo, la cultura in civiltà, la democrazia in partecipazione attiva, infine, una comunità che va controcorrente che non segue le mode e nonostante tutto riesce a non far proprio quello che è lo slogan del momento” ovvero “mi vantu e mi vant’eu bellu sceccu chi su ieu”!