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TAURIANOVA (RC), VENERDì 10 GENNAIO 2025

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Sanità, il Tar boccia la linea del commissario Scura I laboratori di analisi vincono il ricorso e spuntano fuori nuovi contenziosi

Sanità, il Tar boccia la linea del commissario Scura I laboratori di analisi vincono il ricorso e spuntano fuori nuovi contenziosi
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CATANZARO – Sanità nel caos. Con il decreto numero 92, la Regione blocca la linea messa in atto dal commissario per il piano di rientro Massimo Scura, costringendolo così a cancellare il decreto 78 relativo allo schema tipo di contratto con le strutture ambulatoriali accreditate, che rischiava di trascinare l’Ente in un pericoloso contenzioso.

Tre laboratori di analisi (Borzì, Caliò e Centrodiagnostico S. Antonio) avevano presentato un ricorso al Tar attraverso gli avvocati Valeriano Greco e Marcello G. Feola, e i magistrati avevano sospeso l’efficacia del decreto in attesa del merito. Ieri, nel giorno della Camera di Consiglio, la Regione che pur non essendosi presentata in udienza, ha quindi trasmesso un nuovo decreto, appunto il numero 92, interamente sostituivo del precedente, che è stato ritirato in autotutela, con cui non solo la Regione viene incontro ai rilievi delle strutture accreditate, ma anche a quelle del tavolo di verifica ministeriale, nelle quali erano state trovate diverse falle.

Ora sarà fissata un’udienza di merito solo ai fini della regolamentazione delle spese che potrebbe vedere la Regione soccombente. Ma il presidente di Anisap Calabria, Macino, l’associazione che rappresenta una parte considerevole dei laboratori di analisi e specialistica, annuncia che darà battaglia sul resto.

«La Regione ha riconosciuto che avevamo ragione», commenta, nei prossimi giorni verranno presentati altri ricorsi riguardo al decreto sulle reti dei laboratori, tenendo conto di quanto è successo in Sicilia dove il Tar ha bocciato un analogo decreto. Quando un commissario ad acta deve prendere atto che aveva sbagliato e riconosce che le osservazioni dell’Anisap erano più che fondate dimostra che senza un preventivo confronto con le parti interessate, anche in Calabria, non è possibile governare la sanità. È’ ora che Scura cambi registro o rassegni le dimissioni».