Cosenza, Pietro Mancini vuole rilanciare Cosenza L'ex sindaco di Cosenza, in una nota, ringrazia i sostenitori e rilancia il suo modello per la città, il modello del "Vecchio Leone"
«Grazie alla città e ai cosentini per aver partecipato, nella serata di giovedì, in largo Vergini, dove la storia di tanti di noi è cominciata, a una bella serata di dialogo e di confronto. Democrazia è partecipazione, oltre i colori della politica, con un piede nel passato e con lo sguardo aperto sul futuro.
Giacomo, lucido e anche autocritico (qualità rara nei politici, inesistente in Calabria), è stato bravo e commovente, quando ha ricordato i legami con il centro storico del “Vecchio Leone”, dell’amato e rimpianto Sindaco di Cosenza.
Stamane la città è più bella, più allegra, più aperta al dialogo, più europea.
Ma adesso continuiamo a lavorare, pancia a terra, assieme-cittadini, associazioni, gruppi, partiti, che ringraziamo per la loro presenza- per far uscire Cosenza dall’attuale degrado, morale e amministrativo, e avviare la stagione del cambiamento, graduale ma significativo.
Guidati, nella nostra azione, dalle esigenze della collettività e dalle sofferenze dei nostri concittadini.
Solo ascoltando le sofferenze, le difficoltà, le preoccupazioni, le frustrazioni di ogni cittadino, si può andare incontro alle loro esigenze. Solo così si possono dare dare risposte alle loro speranze.
E, quindi, basta con il destino della città, deciso dentro studi professionali costosi, e avidi di guadagni, “guagna”, come si dice in dialetto. Mai più sovrapposizioni tra collaboratori di studi con gli apici della burocrazia municipale.
Lavoriamo insieme, con la stessa grinta, che mostrava, in campo, il compianto capitano dei Lupi, Gigi Marulla. Per Cosenza. Abbattiamo gli steccati. Andiamo oltre i colori della politica. Facciamo di Cosenza un grande laboratorio.
Diamo vita a una grande alleanza, democratica, riformatrice, di profondo rinnovamento, aperta ai delusi dalla politica e dai partiti, per risollevare la città. Ad un grande e ambizioso squadrone, in grado di far nascere un governo plurale e corale. 22 anni dopo ripetiamo la zampata del “Vecchio Leone” che riuscì a far confluire tanti e non omogenei gruppi e cittadini su un ambizioso progetto di rinnovamento.
Siamo aperti al confronto con tutti. Con gruppi e con singoli. Solo con un soggetto non ci sediamo: le cosche.
Con noi le cosche non entrano al Comune. E se noi, entrando al Comune, le dovessimo trovare già dentro, le butteremo fuori, a forza di calci nel sedere!
Chiediamo che il Comune torni ad essere una casa di vetro, trasparente, aperto alle istanze della collettività, ai contributi e alle proposte dei cittadini meritevoli.
Cari amici e gentili amiche, parliamo dei problemi di Cosenza, coinvolgiamo personalità del mondo della cultura, docenti dell’Unical. Confrontiamoci con tutti e illustriamo, nei prossimi mesi, le nostre proposte, concrete. Basta libri dei sogni e basta impegni, come quelli assunti, 4 anni fa, dagli amministratori pro-tempore e poi non mantenuti !
Non rispondiamo, mai, agli insulti. La nostra diversità, la nostra cultura, la nostra storia, la nostra onestà, i nostri legami familiari sono dei valori importanti. Rivendichiamoli, con orgoglio e dignità.
Come avrebbe detto il Manzoni, chi non ce li ha, non può darseli! E neppure comprarli al mercato. Non sono in vendita, insieme alla fruttae alla verdura! O no?»Pietro Mancini
Già Sindaco Cosenza