Cup, AssoTutela: “Ormai aspettiamo solo la magistratura” "Se è vero che le prenotazioni sono calate rispetto agli scorsi anni, è solo perchè sono state chiuse le liste di attesa di alcune prenotazioni"
“Nella giornata di ieri il Governatore del Lazio Zingaretti ha diffuso una
griglia nella quale sono riportati i dati statistici effettuati dalla
Regione stessa, dai quali si evince il calo degli incassi ed il lavoro di
prenotazione che conseguentemente porterà a dei tagli considerevoli
all’interno del servizio CUP. Tutto questo è facilmente discutibile e
opponibile, poiché i servizi cup fanno anche altre attività, tra le quali
scelta e revoca del medico, esenzione del ticket, rinnovo libretto,
medicina legale, attività amministrativa e contabilità, tutti servizi
importanti e difficilmente sostituibili nonchè espressamente previsti
nell’ambito della pregressa ed attuale bando di gara del CUP. Nei prossimi
giorni, procederemo nelle opportuni sedi giudiziarie per far rilevare di
come le affermazioni della Regione siano del tutto infondate e supportate
da elementi falsati, il tutto sulla scorta della scarsa documentazione
fornita dalla stessa Regione Lazio. Se è vero che le prenotazioni sono
calate rispetto agli scorsi anni, è solo perchè sono state chiuse le liste
di attesa di alcune prenotazioni, favorendo di fatto il servizio
intramurario, che però non tutti i cittadini possono permettersi, creando
quindi utenza di serie a ed utenza di serie b”. Lo dichiarano in una nota
il Presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato e l’Avvocato della stessa
Antonio Petrongolo.