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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

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“Giovani ed immigrati futuro dell’agricoltura calabrese” Ne è convinto il consigliere regionale, Mimmo Bevacqua

“Giovani ed immigrati futuro dell’agricoltura calabrese” Ne è convinto il consigliere regionale, Mimmo Bevacqua
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“I giovani e gli immigrati rappresentano il futuro dell’agricoltura calabrese” Ne è convinto il consigliere regionale Mimmo Bevacqua che ha partecipato stamane alla presentazione della proposta di legge “Terre ai giovani”, voluta dal consigliere Carlo Guccione.
“La proposta – spiega Bevacqua – apre le porte alle nuove generazioni che saranno chiamate ad investire in una moderna agricoltura. E sul terreno dell’agricoltura si gioca anche la capacità della Calabria e dell’Italia tutta, di fare accoglienza e proporre modelli di integrazione e inserimento dei migranti, reali e produttivi.”
“L’agricoltura che è turismo, valorizzazione e difesa del territorio – ha proseguito l’esponente del Pd – rappresenta anche il terreno più fertile sul quale impiantare un nuovo modello di crescita e sviluppo della nostra economia”.
“Ho aderito prontamente alla proposta del collega Guccione – ha spiegato Bevacqua – perché si inquadra nel programma politico che stiamo portando avanti e che pone l’agricoltura tra i principali filoni per lo sviluppo socio-economico della nostra regione”.
“Anzi, proprio l’agricoltura – ha proseguito il consigliere regionale – è il settore che più di altri offre soluzioni ai conflitti e alle tensioni sociali che attraversano la nostra società. Le filiere agricole, quelle di qualità, le produzioni locali che rappresentano il tratto peculiare della nostra regione, possono tornare a rappresentare una voce importante della produzione calabrese, solo se utilizziamo le migliori risorse disponibili. E tra queste vi sono sicuramente i giovani e i migranti, entrambi in grado di guardare all’ agricoltura con approccio moderno e integrato, il solo in grado di aumentare i livelli di qualità delle produzioni e rendere così, l’ intero settore competitivo sia sul mercato della domanda che su quello dell’offerta di lavoro”.