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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Diamante, sequestrata piantagione di marijuana Scoperto anche un arsenale di armi, munizioni e esplosivi. Arrestati 3 pregiudicati

Diamante, sequestrata piantagione di marijuana Scoperto anche un arsenale di armi, munizioni e esplosivi. Arrestati 3 pregiudicati
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I Carabinieri della Compagnia di Scalea (CS), durante un servizio ad ampio
raggio finalizzato alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti,
hanno effettuato una perlustrazione in un’area boschiva in una contrada che
divide Diamante dalla piccola cittadina di Buonvicino notando una
piantagione di marijuana occultata tra alcune piante di vite.

Vista la zona impervia i militari hanno richiesto l’intervento dei
Carabinieri dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria che, giunti sul
posto si sono appostati nel bosco effettuando un prolungato servizio di
osservazione. Nella mattinata di ieri sono stati fermati dai Carabinieri tre
pregiudicati, due originari di Paola e uno di Diamante, sorpresi appena
giunti tra le numerose piante di marijuana mentre erano intenti ad iniziare
la raccolta. La sostanza stupefacente – circa 300 piante dell’altezza media
di 1.80 metri – era destinata verosimilmente a rifornire le principali
piazze di spaccio dell’Alto tirreno cosentino, dove avrebbe permesso di
trarne un illecito profitto di circa 500mila euro. L’area era offriva una
posizione ottimale alle piante ed era attrezzata con un sistema di
irrigazione a sgocciolatoio.

L’attività di P.G. ha avuto seguito con numerose perquisizioni domiciliari
poste in essere a carico degli arrestati. Oltre a numerose dosi di sostanza
stupefacente già confezionata e materiale per la coltivazione dello
stupefacente, all’interno di un’officina i militari dell’Arma di Scalea
hanno rinvenuto un vero e proprio arsenale: cinque pistole – di cui una con
matricola abrasa, serbatoio pieno e colpo in canna, pronta per essere
utilizzata – un fucile a canne mozze, circa 400 munizioni, e circa tre
chilogrammi di esplosivo. Durante l’attività sono state rinvenuti anche
alcuni ordigni esplosivi artigianali utilizzati generalmente per porre in
essere atti intimidatori a scopo estorsivo.

Sul posto sono intervenuti anche gli artificieri-antisabotaggio del Nucleo
Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Cosenza che
hanno messo in sicurezza l’esplosivo.