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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024

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Arrestato un uomo con 160 kg di marijuana L'uomo, Raffaele Demasi, di San Pietro di Caridà nascondeva la sostanza stupefacente, pronta per essere venduta, all'interno di un furgoncino

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Nella prima nottata del 06 ottobre 2015, durante un servizio perlustrativo nei pressi di Monsoreto (VV), una pattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Serrata (RC) ha notato un furgoncino VW “Transporter” con targa svizzera parcheggiato in una zona impervia tra due blocchi di casolari. Insospettiti i Carabinieri si sono avvicinati per controllare il veicolo, notando due uomini che cercavano di darsi alla fuga nella boscaglia. A quel punto i militari si sono lanciati all’inseguimento, chiedendo l’ausilio delle altre pattuglie della Compagnia CC di Gioia Tauro, mentre un’altra pattuglia ha proceduto a perquisire il veicolo. A bordo del mezzo abbandonato sono state rinvenuti circa 160 chilogrammi di marijuana, stivata nei sedili retrostanti e suddivisa in 15 sacchi di juta stracolmi e dal peso di circa 11/12 kg ciascuno.
Dopo una lunga caccia all’uomo, i militari coordinate dal Comando della Compagnia CC di Gioia Tauro, con il fondamentale supporto dei Cacciatori del GOC di Vibo Valentia e l’ausilio dei colleghi della confinante Compagnia di Serra S. Bruno (VV) sono riusciti a localizzare uno dei fuggitivi in un appartamento di Laureana di Borrello (RC).
L’uomo, DEMASI Raffaele, di anni 57, già noto alle Forze dell’Ordine anche per aver commesso in passato reati in materia di sostanze stupefacenti, al momento della cattura si trovava in compagnia di una donna rumena e adesso dovrà rispondere dei reati previsti e puniti dagli artt. 73 co. 01, 01 bis e 80 nr. 02 D.P.R. nr. 309/90 (coltivazione, produzione, detenzione ai fini di spaccio e trasporto di ingente quantitativo di sostanza stupefacente).
Nella masseria dell’uomo, sita in Contrada Misimizzi del comune di San Pietro di Caridà (RC), i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato quelli che a primo acchito sono apparsi gli “strumenti” per produrre e successivamente confezionare una piantagione così estesa.
L’arrestato è stato poi tradotto presso la Casa Circondariale di Palmi (RC), a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Palmi, così come disposto dal PM di Turno.
Le ulteriori indagini in corso da parte degli inquirenti adesso sono volte alla ricerca di eventuali complici in quella che è apparsa agli investigatori come la fase di uno scambio/smercio di droga all’ingrosso che sarebbe dovuta avvenire indisturbata nottetempo in un territorio cerniera tra la provincia reggina e quella vibonese.