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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Donati al museo di Bova reperti sulla civiltà contadina Si tratta di 1107 reperti offerti dall’associazione “I Nuovi Vignaioli” di Pellaro

Donati al museo di Bova reperti sulla civiltà contadina Si tratta di 1107 reperti offerti dall’associazione “I Nuovi Vignaioli” di Pellaro
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Bova, uno dei borghi più  belli d’Italia, città del Bio, insignita dal Ministero per il Turismo e gli Affari Regionali  con il marchio “Gioiello d’Italia”, recentemente premiata anche con il marchio di qualità turistico ambientale “Bandiera Arancione” dal Touring Club Italiano su iniziativa dell’ Ente P.N.A, nonché, primo comune dell’area grecanica ad avere riconosciuto con il Marchio di Prodotto Identitario  d’Area la DE.CO. con la famosa “Lestopitta di Bova”,  arricchisce il suo  già considerevole patrimonio culturale  grazie  alla donazione da parte dell’Associazione “I Nuovi Vignaioli” di Pellaro di una nutrita quantità di reperti riguardanti la civiltà contadina che entreranno nella disponibilità  del Museo comunale Etnografico.

Si tratta di 1107 reperti che  verranno sistemati in esposizione permanente nei locali di Palazzo Mesiani dove è già presente  la mostra fotografica  di Gerhard Rohlfs, glottologo tedesco e cittadino onorario di Bova a cui si devono gran parte degli studi sui Greci di Calabria e sulla lingua Calabro- Greca.

Insieme al Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte, sito nei locali dell’ex Pretura, al sentiero della civiltà contadina, percorso che si snoda nei vicoli dell’antico borgo, un altro importante tassello, quindi,  impreziosirà l’offerta museale ed espositiva di Bova. Il sindaco Santo Casile  ha ricordato la valenza didattica e storica dell’allestimento caratterizzato da reperti, utensili, collezioni rappresentative e  itinerari tematici della civiltà contadina. “ E’ una testimonianza  concreta e tangibile  – ha commentato il Primo cittadino- che ci consente  di comprendere meglio le nostre origini, uno spaccato dell’economia, delle abitudini e anche delle difficoltà di vita reale dei nostri predecessori . Una mostra che avvicina le nuove generazioni al vissuto dei loro antenati ed  alla scoperta delle proprie radici, spesso, dimenticate.  L’allestimento- ha concluso Casile-  offrirà, sicuramente, agli studenti ed ai giovani, spunti di confronto e riflessione ed, al contempo,  andrà a valorizzare  l’insieme dei percorsi museali presenti nel Comune  ampliando gli elementi di interesse per visitatori e turisti della città”.