Prosegue la lotta dei sindacati contro la “Buona scuola” Sabato, alle 16, manifestazione di protesta a Catanzaro Lido
Prosegue la protesta unitaria dei sindacati rappresentativi della scuola contro la
legge 107/15 che introduce la “buona scuola”
Sabato 24 ottobre alle ore 16, si terrà un incontro di tutto il personale nella
piazzetta antistante l’USR per la Calabria a Catanzaro Lido a cui sono invitati
tutti i cittadini.
Saranno spiegati i reali motivi della protesta. La L.107 non ha migliorato nulla
dell’attuale assetto scolastico, ha solo peggiorato le condizioni di lavoro degli
insegnanti cancellando i diritti costituzionalmente garantiti. Mentre del personale
ATA non si dice nulla, precipitati in un limbo.
Molte notizie false stanno circolando sulla stampa e nella televisione manipolate
ad arte per far credere che si protesta perchè non si vogliono perdere privilegi.
Molto caos e poca trasparenza per le assunzioni dei docenti che risultano essere
inferiori a quelle comunicate, non risolvendo di fatto il problema della stabilizzazione
dei precari storici inseriti nelle GAE e sollevato dalla sentenza della Corte Europea.
Mancano i decreti attuativi per i quali è stato dato mandato al Governo che non
si confronta con le forze sociali di categoria, così molti provvedimenti risultano
confusi, inapplicabili redatti da funzionari incompetenti che non capiscono i meccanismi
che regolano le istituzioni scolastiche, l’ultima ciliegina sulla torta risulta
lo slittamento del PTOF dal 15 ottobre al 15 gennaio 2016; quindi le scuole hanno
inserito a sistema le aree per la richiesta di docenti in organico aggiuntivo senza
aver programmato per l’assunzione nella fase C.
Il caos degli altri anni presso gli ATP si è moltiplicato grazie anche alla contrazione
del personale addetto che non viene sostituito.
Da sempre chiediamo interventi strutturali di lungo termine, non provvedimenti presi
a luglio da applicare entro il primo di settembre.
Si contesta lo strapotere conferito ai DS dalla L 107 nella parte che lo erige a
capo assoluto della Istituzione scolastica in un’interpretazione eccessiva del
ruolo che non ha eguali in nessuna altra amministrazione prevaricando anche il ruolo
e le funzioni degli organi collegiali (collegio docenti e consiglio di istituto).
Si ritiene grave il sistema di valutazione introdotto, che mette nelle mani di persone
non qualificate la valutazione degli insegnanti.
Infine una retribuzione insufficiente che pone gli insegnanti italiani tra i meno
pagati al mondo e che hanno il contratto bloccato dal 2009 e lo scatto del 2013 non
recuperato che li priva di 2500 euro all’anno in busta paga.
Siamo passati dai Padri Costituenti (Calamandrei, Salvemini, Einaudi) a personaggi
sconosciuti che non hanno neanche concluso gli stuti universitari, che ci governano
(Faraone, Lorenzin).
Forse è per questo che la scuola non si ritiene un settore importante della società?
Firmato
Per i segretari regionali prof. Antonino Tindiglia