I produttori di vino fanno rete anche in Calabria Incontro in Regione per pianificare il prossimo Vinitaly ed iniziative comuni per la promozione del territorio
Il mondo del vino in Calabria ha voglia di fare e non attendere. Con questo intento
nel settembre 2014 una cinquantina di produttori – per un incontro organizzato
da Vinocalabrese.it – si ritrovarono a Torre Melissa per discutere a tutto
tondo dei nuovi approcci alla comunicazione collettiva e al marketing operativo del
settore vitivinicolo calabrese. Il frutto di quell’appuntamento – unico nel suo
genere e partecipato da una cinquantina di produttori – fu la redazione di un
documento programmatico che ora le aziende calabresi vogliono portare all’attenzione
della politica regionale per affrontare l’organizzazione del Vinitaly 2016 ed
aprire una discussione concreta che permetterà a tutti di dare il proprio contributo
allo sviluppo del comparto vitivinicolo regionale.Così grazie alla disponibilità
del consigliere regionale Mauro D’Acri, che si è fatto portavoce con i vertici
dell’esecutivo della Regione Calabria, il 11 novembre alle ore 15.00 nella sede
della cittadella regionale a Catanzaro i produttori del mondo vitivinicolo calabrese
incontreranno il governatore della Calabria, Mario Oliverio, per un confronto aperto
sulle sfide presenti e futuri dell’enologia. «Dobbiamo con entusiasmo recepire
i segnali che ci vengono dagli imprenditori e dagli attori del territorio – dichiara
l’on Mauro D’Acri – questo è il compito della politica ed è su questo presupposto
che si sviluppa la mia azione pubblica e politica».ll vino è il principale medium
con cui si raccontano i diversi territori della straordinaria terra calabrese –
è scritto nel documento che verrà portato all’attenzione del Presidente Oliverio
– e dei suoi popoli e ora più che mai ha bisogno di una comunicazione istituzionale
del brand Calabria, capace di emozionare, di conquistare l’attenzione degli operatori
e dei mercati.I produttori calabresi vogliono cogliere le sfide dei mercati e poter
dialogare con la classe dirigente della regione al fine di coordinare insieme alcuni
processi di sviluppo del settore. Dialogo con i territori, con il pubblico, con la
stampa specializzata e le istituzioni saranno i passi da muovere per una rete sempre
più ampia di realtà storiche e nuove identità che oggi vuole emergere come gruppo
e crescere insieme ai settori contigui come quella della ristorazione regionale e
delle produzioni tipiche di eccellenza.Giovanni Gagliardi, promotore di questa iniziativa
nata sotto il nome “Non perdiamoci in un bicchier d’acqua”, ritiene che «il
momento è gravido per portare a compimento questo cambiamento in atto. Sono fiducioso
che la politica e gli attori pubblici, accoglieranno i contributi che verranno dal
basso e li sosterranno con forza. Viviamo una fase importante dell’enologia regionale
alla quale invitiamo a partecipare davvero tutti, produttori, associazioni di categoria,
rappresentanti delle istituzioni che hanno a cuore il vino e le sue ricadute di sviluppo
sul territorio».