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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 22 OTTOBRE 2024

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SUL aderisce allo sciopero per il Porto di Gioia Tauro Il Sindacato Unitario dei Lavoratori ha annunciato la sua adesione allo sciopero indetto per il 30 ottobre

SUL aderisce allo sciopero per il Porto di Gioia Tauro Il Sindacato Unitario dei Lavoratori ha annunciato la sua adesione allo sciopero indetto per il 30 ottobre
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«La soglia di attenzione sul porto di Gioia Tauro si è enormemente abbassata e i volumi di contenitori continuano a diminuire, si registra infatti un calo di oltre il 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il porto di Gioia Tauro si posiziona come l’unico porto in rosso fra tutti i porti gestiti da Contship Italia e da Eurokai. La famosa alleanza 2M tra Maersk ed MSC – che sono i due armatori più importanti al mondo in termini di volumi movimentati – non solo non ha portato quell’aumento di contenitori “garantito”, ma ha paradossalmente dato il via ad un’intesa commerciale che sta mettendo ai margini il porto gioiese. La dimostrazione sta nei fatti. Mentre, infatti, i grandi armatori strategicamente approdano ed investono in altri lidi, il Gruppo Maersk in Spagna ed a Vado Ligure, il Gruppo MSC di Aponte a Trieste e sembrerebbe anche a Taranto, il porto di Gioia Tauro continua a perdere importanti quote di mercato. Inoltre, l’impotenza di Contship (MCT) nei confronti di MSC, unico cliente e socio di Gioia Tauro che prosegue con la sua politica di acquisizione di altri porti in Italia e nel Mediterraneo, produce conseguenze ormai insostenibili per i lavoratori del porto che subiscono un aumento esorbitante di Cassa Integrazione Straordinaria senza alcuna prospettiva per il futuro».
Con questa nota stampa il Coordinamento Portuali SUL di Gioia Tauro ha annunciato la sua decisone di partecipare alla manifestazione e allo sciopero del prossimo 30 ottobre ’15.
«Tutto questo è inaccettabile – fanno sapere dal sindacato – e in continuità con il percorso già iniziato con la manifestazione di sciopero dello scorso 22 agosto, convinti che l’unità di azione di tutte le parti sociali – voluta fortemente anche dai lavoratori – possa contribuire a far risollevare il porto, aderiamo allo sciopero. I lavoratori pretendono che Medcenter e in special modo il Gruppo Aponte facciano chiarezza in merito allo scalo gioiese. Oggi il terminal viaggia intorno ai 20.000 contenitori a settimana contro una media di 36.000 dei mesi precedenti nonostante Regione Calabria ed Autorità Portuale abbiano di fatto azzerato le tasse di ancoraggio anche per l’anno in corso. I ritardi sulla realizzazione del Gateway, della Zes sicuramente necessari per il rilancio dello scalo non spiegano assolutamente il calo dei volumi che si sta registrando. La sensazione è che Msc, unico cliente e “unico proprietario” con la realizzazione del monopolio perfetto, determina chi deve o non deve lavorare nello scalo e lascia inutilizzati più del 50% degli spazi enormi presenti incurante delle conseguenze sui lavoratori e sull’economia calabrese. La manifestazione e lo sciopero del 30 ottobre ’15, vista l’unità di azione di tutte le OO.SS. – con la partecipazione del SUL – vuole essere un messaggio importante e deciso anche alle Istituzioni nazionali, locali e all’Autorità Portuale. È ora che siano ascoltate le voci e le preoccupazioni dei lavoratori e che si agisca con determinazione. Bisogna pensare a diversificare le attività e ad ottimizzare l’utilizzo degli spazi e delle banchine se sarà necessario attrarre nuovi investitori e, solo se sapremo essere uniti, tutti insieme possiamo rilanciare il porto di Gioia Tauro».