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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 25 NOVEMBRE 2024

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Nicolò (FI): “Il Masterplan è una presa per i fondelli” "E’ soltanto un agglomerato confusionario di impegni finanziari che a loro volta rinviano ad altri impegni finanziari di cui non c’è alcuna certezza, tutto, poi, confluisce nei 15 Patti per il Sud che sono nella mente del mago Otelma"

Nicolò (FI): “Il Masterplan è una presa per i fondelli” "E’ soltanto un agglomerato confusionario di impegni finanziari che a loro volta rinviano ad altri impegni finanziari di cui non c’è alcuna certezza, tutto, poi, confluisce nei 15 Patti per il Sud che sono nella mente del mago Otelma"
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“Le linee guida del fantomatico ‘Masterplan’ potrebbero sembrare uno scherzo di cattivo gusto, vista la mole di problemi che angustia il Mezzogiorno. Invece – spiega il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Alessandro Nicolò – sono la desolante trovata con cui il Governo più antimeridionale della Repubblica sta prendendo in giro i venti milioni di cittadini meridionali. Dopo quattro mesi di proclami, la montagna annuncia che il topolino vedrà la luce nel 2016, anno in cui il Piano, come ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza Claudio de Vincenti, sarà operativo. Ma da un’analisi delle linee guida, che non contemplano il rilancio del porto di Gioia Tauro né provvedimenti mirati per lo sviluppo della Calabria, si può prendere atto che non c’è nessuna idea-forte per ridurre il gap Nord-Sud. Il ‘Masterplan’ di Renzi – aggiunge Nicolò – non è realistico né ambizioso. E’ soltanto un agglomerato confusionario di impegni finanziari che a loro volta rinviano ad altri impegni finanziari di cui non c’è alcuna certezza, tutto, poi, confluisce nei 15 Patti per il Sud che sono nella mente del mago Otelma”. Ancora il Capogruppo di Forza Italia: “Sorprende, inoltre, come si continui nell’equivoco di ritenere che il Sud possa essere ‘salvato’ solo utilizzando i fondi comunitari, quando è ben noto a tutti che per ridurre il divario strutturale con il Nord ci vuole una strategia nazionale di crescita di cui i fondi comunitari sono una parte e non il tutto. Il problema, però, è che questo Governo non ha alcuna intenzione di fare sul serio, così passa dal disinteresse più completo verso la ‘questione meridionale’ ad una narrazione che, puntualmente, si riempie di promesse e mai di fatti”.